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«Il malocchio consiste nel maleficio fatto da una persona per mezzo dello sguardo con l’intervento del demonio.»
Padre Gabriele Amorth
Padre Gabriele Amorth
Il Malocchio |
Il «Ferro di Cavallo», tipico espediente
protettivo contro la iettatura.
Si noti il modo in cui è fissato sulla
parete con le estremità rivolte verso
l’alto.
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Cornelio Agrippa, nel suo «La Filosofia Occulta o la Magia», descrive molto bene il fenomeno quando afferma:
«(Il Malocchio) ...è una forza che partendo dallo spirito del fascinatore entra negli occhi del fascinato e giunge fino al di lui cuore. Lo spirito è, dunque, lo strumento della fascinazione».
In altre parole talvolta basta «incrociare lo sguardo» di una persona che reca in se sentimenti negativi quali odio, rabbia, voglia di nuocere, ira, angoscia, ecc. per riceverne l’influenza negativa.
V’è da notare che con i termini «fascino», «iettatura» e «iella» s’intende la stessa cosa. Si tratta sempre del «malocchio», o occhiata cattiva, che si può «jettare» (gettare, lanciare) a distanza.
Gli antichi credevano nel potere malefico dell’occhio malvagio.
Ad esempio Plinio ci narra che era molto temuto chi aveva la capacità di colpire con influssi perniciosi i loro simili, gli animali o i raccolti.
Alcuni modelli di «Fascinum» romano.
Un potente amuleto per proteggersi dal
malocchio. (Museo di Saint-Remi, Reims)
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Nell’antica Roma Catullo, esprimendo il suo ardente desiderio di baci, tanti quanti le stelle nel cielo o i grani delle sabbie libiche, conclude la sua poesia a Lesbia esortandola a confonderne il numero «perché nessun maligno possa gettarci il malocchio, sapendo che è così grande il numero dei nostri baci».
Sempre presso i romani era sovente utilizzato il così detto «Fascinum», ossia un potente amuleto a forma di fallo eretto contro il malocchio che veniva portato al polso o al collo.
Da qui deriva il famoso gesto scaramantico di «toccarsi» (o di toccare il corno a forma itifallica) per difendersi dagli iettatori.
Verosimilmente nel tempo questo amuleto si è trasformato nel corno di corallo, perdendo così il suo chiaro riferimento sessuale.
Il «fascinum» era adoperato soprattutto per proteggere i bambini in quanto più sensibili al malocchio che poteva determinarne la morte.
Ovviamente queste sono solo alcune delle tantissime testimonianze sull’argomento.
I Sintomi
Il male lanciato con lo sguardo colpisce rapidamente e con forza pari al potere dello iettatore. Allora capita che l’esistenza della vittima sia sconvolta fino alla paralisi, alla pazzia o alla morte.
Per individuare il malocchio riportiamo qui di seguito i sintomi più comuni:
- Mal di testa frequenti
- Cattivo Umore
- Tristezza immotivata, depressione
- Apatia, svogliatezza
- Sbadigli, stanchezza, debolezza, spossatezza
- Problemi sessuali, impotenza
- Eventi negativi (abbandono senza causa apparente da parte del partner, litigi, incomprensioni in ambito familiare, difficoltà lavorative, perdite improvvise di denaro, guasti alle cose, ecc.)
- Nei casi più gravi può condurre alla morte
Chi è lo iettatore
Bisogna sfuggire a coloro che nella vita hanno un atteggiamento pessimista, a chi vede tutto «nero» (forte negatività), o a chi critica spesso e in modo distruttivo. Anche gli invidiosi sono da tenere lontani.
Occorre sapere che il pensiero è una forza misteriosa che è irradiata intorno alla persona che lo genera. Si potrebbe dichiarare: «Pensare è essere» oppure «dimmi come pensi e ti dirò chi sei».
Pensieri positivi promuovono il bene del mondo, al contrario i pensieri negativi. Dipoi attraverso lo sguardo, le energie perniciose sono facilmente veicolate a distanza.
In effetti, gli antichi ritenevano che dagli occhi uscissero come dei raggi luminosi invisibili. Perciò il pessimista, l’iracondo, l’astioso, l’invidioso, ecc. sono tutti soggetti da evitare poiché potenziali iettatori e «facitori di malocchio».
Queste persone sono esse stesse sventurate poiché con il loro atteggiamento attraggono (spesso inconsciamente) su se stessi e sul prossimo energie negative.
Tuttavia, come recita l’antico detto, «chi nasce tondo non può morire quadrato»; in altre parole è molto difficile che una persona cambi radicalmente il suo atteggiamento nei confronti della vita. Perciò l’unica cosa da fare è cercare il più possibile di frequentare persone che abbiano pensieri positivi ed evitare i maligni e i tristi poiché apportano, nei confronti di chi sta vicino, un lento ma progressivo irradiamento di forze malsane.
Come ci si protegge
Il classico ciondolo
«porta fortuna» a
forma di corno
dell’abbondanza.
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Certamente la tecnica più diffusa e conosciuta è quella del «fare le corna» quando si è alla presenza di un possibile iettatore.
Adolphe Desbarolles, nel suo «Les Mistéres de la Main révélés et expliqués», fornì una spiegazione sul vero significato di quest’universale e antichissimo gesto di protezione magica.
Egli scrive:
«A Napoli si nasconde il pollice (sotto il medio e l’anulare) quando si vuole evitare l’assorbimento del fluido malefico gettato (come la parola stessa indica) dal jettatore.
Bisogna, quando ci si trova in compagnia sospetta, tener piegato e nascosto dentro la mano il pollice, sul quale si abbassano le dita di Apollo (l’anulare - la scienza che assorbe tutto) e di Saturno (la fatalità pronta ad aspirare qualsiasi funesta influenza) mentre si distendono le dita protettrici: quello di Giove (l’indice - la dominazione che respinge) e quello di Mercurio (il mignolo - portatore del caduceo, il protettore). Scudo e spada al tempo stesso.»
La Magnetite, pietra
usata per proteggersi
dal malocchio e dalla
iettatura.
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Dell’efficacia della tecnica ne abbiamo diretta testimonianza.
Oltre a ciò è possibile portare con sé anelli (specie sul Pollice della mano sinistra) o collane realizzati in corallo rosso, ambra, giada o avorio, tutte pietre adatte a difendersi dagli influssi malefici. Si utilizzano anche falli o cornetti da portare con sé sempre in corallo rosso o in avorio.
Molto utile è anche la «Magnetite» ovvero una pietra usata da tempo immemorabile poiché è un potente amuleto di protezione naturale contro le energie nefaste.
In alterativa si possono portare rosari e medaglie benedette. Secondo la tradizione popolare le più efficaci per proteggersi dal malocchio e dalla iettatura sono la Medaglia di San Benedetto e di San Michele Arcangelo.
La medaglia deve essere Benedetta e mantenuta «attiva» con delle purificazioni periodiche. Per tale scopo va immersa completamente in un po di Sale Esorcizzato per almeno una sera a settimana.
Alcuni affermano che possedere in casa un cagnolino dal pelo nero tenga alla larga i «facitori di malocchio» e i fattucchieri. Inoltre portare con sé un pelo dello stesso cane allontana eventuali pericoli derivanti dall’uscire di casa.
Scongiuro anti malocchio
Guaritrice scongiura
il malocchio attraverso
l’imposizione delle mani.
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Nel caso in cui vi sia stato assorbimento da parte della vittima dell’energia malefica, occorrerà utilizzare delle preghiere e formule per scongiurare tale potere malefico e letale.
Queste preghiere, di derivazione cristiana e pagana, sono trasmesse oralmente di generazione in generazione. Tradizionalmente sono insegnate nella «notte di Natale» (momento magico per eccellenza) a chi possieda un animo buono, un cuore sincero e altri requisiti necessari.
In particolare la Magia Popolare delle campagne Siciliane possiede delle formule assai efficaci e sperimentate che possono essere eseguite anche a distanza.
In poche parole si tratta di recitare con fede vera e profonda uno scongiuro (la cui formula, neanche a dirlo, è tenuta segreta) nelle cui parole religiosità e magia sono intimamente congiunte.
Lo scongiuro non si limita alla ripetizione della formula, ma si fa seguire da una prova immediata per verificare se il malocchio è presente.
Chi ripete la formula reca davanti a se un piatto in cui è versata dell’acqua. Dopo di ciò sono tracciati diversi «segni della croce» sui bordi del piatto.
In ultimo l’operatore fa gocciolare dell’Olio d’Oliva dal suo dito mignolo (dito di Mercurio, il mediatore tra il Cielo e la Terra).
Se l’olio gocciolato nel piatto si allarga notevolmente e quasi scompare allora il malocchio è di vecchia data. In questo caso si dice che la persona «ci ha dormito sopra».
Disegno ispirato alla
croce di San Benedetto.
È un valido aiuto nella
rimozione del malocchio.
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In particolare se le gocce d’olio formano dei piccoli cerchi (i così detti «orecchini»), allora si tratterà di donne; se invece le gocce permangono «normali», si tratterà di uomini. Se sono presenti entrambe le tipologie, in genere vuol dire che il malocchio proviene sia da uomini, sia da donne.
A volte succede che le gocce si allunghino a dismisura nel piatto formando delle lunghe strisce che seguono il bordo. Ciò immancabilmente indica le «male lingue», ossia: ci sono delle persone che hanno parlato molto male del paziente influenzandolo negativamente.
Altre volte ancora le gocce si allargano formando un organo ben riconoscibile (Cuore, Reni, Fegato, ecc.). Ciò indica l’organo del paziente maggiormente colpito dagli influssi nefasti.
Ci è capitato di vedere delle gocce d’olio che, dopo essersi allargate a dismisura, si sono «frantumate» in diverse porzioni.
Ciò indica che alla vittima è stata malignamente augurata la rottura di un qualcosa che prima del malocchio era stabile (famiglia, lavoro, amici, ecc.). L’ambito lo si può desumere dalla forma della goccia fratturata utilizzando l’intuito e formulando delle domande appropriate alla persona colpita. Gli esempi di questo genere sono molteplici, anzi infiniti.
In tutti questi casi bisognerà ripetere il rito sino a quando le gocce d’olio che cadono nel piatto rimangano integre. In questo modo l’influsso negativo viene eliminato e la vittima ritorna allo stato precedente il malocchio, ossia alla normalità.
Togliere il Malocchio
Nell’ambito delle nostre ricerche abbiamo potuto appurare, con molteplici esperienze fatte sul campo, che alcuni simboli possono aiutare notevolmente l’operatore nell’eliminare gli effetti nefasti del malocchio.
Croce di San Benedetto,
ottima per proteggere
da Malocchio e Iettatura.
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Ebbene abbiamo avuto dei riscontri estremamente positivi sia in riferimento al tempo necessario a rimuovere il malocchio (dimezzato rispetto alle tempistiche standard) sia considerando l’efficacia del rituale che viene praticamente raddoppiata.
Naturalmente sono da preferire i simboli che hanno una relazione diretta con il «sacro», come i circuiti «Benit» (ispirato alla famosa «Croce di San Benedetto») e «Monogramma di Cristo».
Tuttavia sono idonei anche altri grafici come la «Croce Cosmica», l’«Eliminatore», l’«Anti Magia», ecc.
In questo modo la tradizione antica e l’innovazione si uniscono in un unicum armonioso e valido nella lotta contro le energie negative. Prima di utilizzare un qualsiasi grafico è bene testare radiestesicamente quale simbolo si adatta maggiormente alla persona colpita dal malocchio.
Eliminato il malocchio troviamo molto efficace la Medaglia di San Benedetto quale ottimo strumento di protezione.
Come accennato prima, la medaglia deve essere necessariamente Benedetta e mantenuta «attiva» con delle purificazioni reiterate. Per tale scopo abbiamo trovato valida l’immersione della Medaglia in un po di Sale Esorcizzato per almeno una sera a settimana.
Conclusioni
Come si sarà compreso il malocchio e la iettatura sono certamente fenomeni molto diffusi, più di quello che si possa pensare con un analisi superficiale. Il male non è una mera fantasia ma una realtà. Lo insegna la vita e chi dice il contrario, evidentemente, non ha esperienza.
Tuttavia per nostra fortuna Dio, nella sua immensa bontà e misericordia, ha disposto che in Natura per ogni male vi fosse un rimedio corrispondente.
Perciò se il nostro corpo è contaminato da un veleno e la nostra vita è in pericolo, possiamo ricorrere all’antidoto.
Nel caso del malocchio il corpo contaminato è quello «sottile», con ripercussioni sull’intera esistenza umana. Bisognerà applicare un antidoto altrettanto sottile ed efficace che possa stornare tutti i mali spirituali.
Il Marchese di Carabà
email: m.dicaraba@libero.it
L'industrie et le savoir-faire valent mieux que des biens acquis
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