|
«Io sono la Madre benedetta, la graziosa Signora del raccolto. Io sono vestita dalle profonde, fredde meraviglie della Terra e dall’oro dei campi di grano. Da me sono governate le maree della Terra; tutte le cose raggiungono la maturazione secondo le mie stagioni. Io sono rifugio e guarigione. Io sono la Madre donatrice di vita, meravigliosamente fertile.
»
Tratto da: «Canto della Madre Terra»
Celebrare Ostara |
L’Equinozio di Primavera è il primo dei due momenti dell’anno solare in cui luce e tenebra si trovano perfettamente alla pari. Contrariamente a quanto accade nell’Equinozio d’autunno però, in questo caso la Luce tornerà a splendere sulla Terra che ne sarà scaldata e risvegliata. In tutto il mondo, l’Equinozio è salutato da feste e riti legati a leggende sulla morte e rinascita, ogni religione ha la sua Festa di Primavera sebbene ogni fede religiosa dia ad essa un nome differente. Nel Neopaganesimo, la primavera è Ostara, festa della rinascita e il rinnovamento sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto spirituale. Vi proponiamo di seguito qualche idea per la sua celebrazione.
La vostra casa e la vostra persona
Secondo il Feng-shui la vostra casa non è semplicemente il luogo in cui abitate ma il vostro tempio, il luogo in cui muovete i passi più importanti verso il vostro equilibrio e la vostra crescita personale. È dunque importante curarne la pulizia e l’arredamento per permettere che in essa alberghino energie positive che vi aiutino a evolvervi spiritualmente.
Per questo motivo il primo passo nella celebrazione delle feste è la preparazione della casa, dobbiamo preparare il nostro tempio ad accogliere la Primavera e celebrare Ostara.
Vestire la casa
Vestire la casa per Ostara è quanto mai semplice e divertente, per sapere quali colori utilizzare per questo sabbat sarà sufficiente guardare fuori. Notate i gialli delle mimose in fiore dietro la vostra casa, i viola pallido dei lillà, il verde delle foglie nuove che compare nella neve che si scioglie. Rinnovate un po’ l’arredamento della casa vestendola con i colori pastello della primavera; potete cambiare le tovaglie sui tavoli, le tende e i tappeti in bagno e cucina. Ponete vasi di fiori freschi che vi ricordino l'arrivo della primavera come mimose o magnolie. Potete anche creare un cestino con uova decorare che richiamino la rinascita. Legate le tende con nastri rosa, celesti o gialli teuti da grandi fiocchi o farlalle.
L’Altare
Ogni tempio ha il suo «Sancta sanctorum», in altre parole il centro della sacralità con tanto di altare. È quello il luogo eletto dalla divinità come sua abitazione. È dunque importante preparare il nostro altare ad accogliere la Madre vestita della primavera.
Vestite l’altare con un panno grande verde pallido, simbolo delle foglie novelle, drappeggiate con dei panni più piccoli viola e blu. Aggiungete alcune candele di colore giallo o rosa e dei vasetti con fiori primaverili. Se avrete seguito i nostri suggerimenti per Imbolc, avrete dei vasi con fiori appena sbocciati.
Nei paesi musulmani è usanza porre sull’altare degli specchi; penso che sia un’usanza deliziosa, lo specchio è simbolo della chiarezza, la luce e l’abbondanza.
Questo Sabbat è caratterizzato dall’equilibrio di luce e oscurità e quindi dalle nozze fra cielo e terra, potete rappresentarlo ponendo sull’altare una candela nera e una bianca, oppure il simbolo del Tao, è oppure potete porre una statua del dio e della dea abbracciati. Un modo sicuramente originale di rappresentare quest’unione è quello di utilizzare delle Marteniche.
Si tratta di piccole bamboline di lana intrecciata, una bianca e una rossa legate insieme. L’usanza è di origine bulgara, dove il primo marzo sono utilizzate come offerta a Baba Marta (Nonna Marta) personificazione della Primavera.
Oltre alle statuine rappresentanti la ierogamia, se siete seguaci della Wicca o di un neopaganesimo più vicino alle usanze anglosassoni, potete realizzare una bambolina che rappresenti la Dea Eostre. Vestitela con colori pastello e decoratela con conchiglie. Ma se non siete bravi nel creare bamboline o non possedete statuine adatte all’occasione, potete rappresentare la Dea attraverso un coniglio o una lepre.
Quando avrete finito di allestire l’altare, preparate il calderone con una fumigazione di Ostara.
In una ciotola di vetro mettete nell’ordine:
1 parte di boccioli di rose essiccati;
1 parte di petali di verbena essiccati;
1 parte di mirra;
1 parte di olibano;
Se siete pazienti e avete tempo, potete migliorare la fumigazione macinando tutto in un mortaio. Mescolate tutto girando le erbe in senso orario con la mano destra e restando concentrati.
Completate l’altare con uova decorate in varie fogge e colori, semi, fiori, bruchi, coccinelle o scarabei, insetti simbolo di trasformazione e vita eterna. Lo scarabeo è sicuramente il simbolo più indicato in quanto emblema della Fenice, uccello che depone l’Uovo Cosmico ed anche un potentissimo amuleto. Potete anche offrire alle divinità gemme e cristalli, come l’acquamarina, il quarzo rosa e la pietra di luna.
La vostra persona
Se la casa è il vostro tempio e l’altare ne è il sancta sanctorum, il vostro corpo è il tempio del vostro spirito, il luogo che custodisce la divinità che alberga in voi tutto l’anno. Nel vostro corpo alberga il piccolo dio o la piccola dea, specchio e ponte della Grande Divinità che governa e concepisce l’universo, dobbiamo perciò prendercene cura come di qualcosa di sacro.
Bagno purificatore e rigenerante
Una Martenica. Il primo marzo,
in Bulagia vengono appese agli
alberi per dare il ben venuto alla
Primavera «Baba Marta»
Decorate il bagno con candele rosa e blu che accenderete insieme all’olio essenziale al muschio bianco.
Una volta nella vasca chiudete gli occhi, lasciatevi coccolare dall’acqua calda e profumata, quindi visualizzate la Dea Vecchia e buia che durante l’inverno vi ha tenuto compagnia che vi abbraccia per l’ultimo saluto. Ringraziatela del suo calore tenue e contenuto, della sua saggezza pacata, del suo abbraccio riposante e osservatela mentre svanisce. Ella non sparisce del tutto, perché proprio quando la sua immagine diventa più tenue vedete che si trasforma in una giovane fresca e vitale, rosea e allegra. Accogliete la Dea Giovane che vi condurrà nei prati primaverili, suggerendovi nuovi progetti, iniziative e attività. Guardatela mentre s’immerge nell’acqua con voi, raggiante di sensualità, una sensualità che promette di donarvi. Sentite la nuova energia della dea avvolgervi e penetrare in voi in un’esplosione di gioia.
Finito il bagno indossate abiti chiari e colorati, ornatevi con gioielli a forma di fiori. Ora siete pronti per celebrare Ostara da soli o in compagnia. Vi proponiamo di seguito diversi rituali augurandovi una felice primavera.
Rituale di Primavera
Questo rituale può essere eseguito anche in gruppo, anzi, con un minimo di pianificazione può diventare una bella cerimonia. Ciascuno/a partecipa al rito come una singola donna perciò, pur parlando al singolare sentitevi come se foste ciascuno, parte della stessa unità. Pur essendo molto femminile, possono partecipare anche uomini, anzi, attraverso il rito questi ultimi potranno entrare in contatto con la propria parte femminile trovando occasione di intraprendere un lavoro di riequilibrio delle energie interiori. Se siete devoti a particolari divinità, potete invocarle al posto di quelle proposte nel rito.
Il Melograno è l’albero sacro a
Persefone. Esattamente come
la Dea, perde tutte le foglie
a Mabon e torna a vivere
in Primavera.
Una candela bianca;
L’offerta alla Dea;
Una ciotola di acqua;
Una raccolta di ciottoli, pietre o conchilie di piccole dimensioni;
Se la vostra tradizione prevede un cerchio rituale disponetevi pure in tal modo intorno o davanti all’altare, purché siate in piedi. La persona designata per condurre il rito prende in mano l’offerta, si pone davanti alla dea e levando l’offerta al cielo dice:
«Io sono (nome), e ho qui davanti a voi (il rito è officiato in gruppo si esprimerà al plurale),
dee del cielo, della terra e del mare,
Vi onoro, per il vostro sangue che scorre nelle mie vene,
sono una donna, in piedi, ai margini dell’universo.
Stasera, faccio un’offerta nei vostri nomi,
Vi ringrazio per tutto quello che mi avete dato.»
Quindi depone l’offerta sull’altare e accende la candela bianca. L’offerta può essere qualcosa di tangibile, come del pane, del vino o dei fiori. Può oppure qualcosa di simbolico, come una vostra poesia o qualcosa che rappresenti la vostra dedizione. Qualunque cosa sia, dovrebbe essere qualcosa che donate con tutto il cuore. Una volta deposta l’offerta, presentatela alla dea con queste parole:
«Io sono (nome), e ho qui davanti a voi,
Iside, Ishtar, Tiamat, Inanna, Shakti, Cibele.
Le madri del popolo antico,
custodi di coloro che hanno percorso la terra migliaia di anni fa,
Ti offro/offriamo questo (dite cosa offrite) come simbolo della mia/nostra gratitudine.
La tua forza è defluita in me,
la tua saggezza mi ha dato la conoscenza,
l’ispirazione ha dato alla luce l’armonia nella mia anima.»
Ora è giunto il momento di onorare le donne che hanno toccato la vostra vita. Per ciascuna di esse, inserite un sassolino nella ciotola d’acqua. Mentre lo fate, pronunciate il suo nome e dichiarate il motivo per cui la onorate.
Potete accompagnare l’offerta del sassolino con parole simili alle seguenti:
«Io sono (nome), e giungo qui davanti a voi,
per onorare il sacro femminile che ha toccato il mio cuore.
Onoro (dite il nome della donna che volete onorare e quanto lei ha fatto per voi)
Io onoro (continuate esattamente come sopra nominando una donna a ogni sassolino e il motivo per cui decidete di onorarla).»
Quando tutti i partecipanti al rito avranno messo i sassolini nella ciotola, l’officiante conclude il rito dicendo:
«Io sono (nome), ed io stessa mi onoro, (se il rito è eseguito in gruppo, parlerà al plurale)
per la mia forza, la mia creatività, la mia conoscenza, la mia ispirazione,
e per tutte le altre cose notevoli che mi fanno donna.»
Prendetevi qualche minuto e riflettete sul sacro femminile. Cosa, nell’essere una donna, ti dona gioia? Gli uomini che partecipano a questo rituale riflettano sulle donne presenti nella loro vita e sulla gioia e benessere che le donne procurano loro. Meditate tutti sull’energia femminile dell’universo per un po’, e quindi concludete il rituale.
Benedizione del Giardino di Ostara
Fra le diverse rappresentazioni
della Primavera uno dei più
emeblematici è sicuramente lo
scarabeo, emblema della Fenice,
depositaria e simbolo
dell’Uovo Cosmico.
Recatevi nel giardino portando con voi un’offerta per la Dea. Se avete degli alberi, vi suggerisco di procurarvi delle Marteniche delle bamboline, fazzoletti o nastri colorati che un tempo erano comunemente offerti alle fate e agli altri Spiriti della Natura.
Sarebbe gentile da parte vostra offrire anche qualcosa per gli animaletti che abitano il vostro giardino, un gesto di vera amicizia verso le creature protette dalla Dea. La cosa migliore sarebbe rivolgervi alle creature più piccole come le formiche o altri insetti la presenza dei quali spesso distingue i giardini sani da quelli malati. Se invece avete rondini o altri nidi d’uccelli nelle vicinanze potete portare della paglia o del cotone che possa fare da letto per il loro nido.
Sistemate i bulbi e i semi in modo da benedirli insieme al terreno.
A questo punto accendete la fumigazione di Ostara e una candela bianca. Rivolti verso Est, pronunciate la seguente orazione:
«La terra è fresca e al buio,
nelle sue profondità, una nuova vita ha inizio.
Che la terra sia benedetta con la fertilità e l’abbondanza,
con piogge di acqua viva,
con il calore del sole,
con l’energia della terra cruda.
Che il terreno sia benedetto
come il grembo della terra piena e fruttuosa
perché di nuovo il giardino fiorisca.
Amen.»
Lasciate che la candela e la fumigazione brucino completamente, nel frattempo cercate di sentire la Dea intono a voi e di ascoltare il vostro giardino. Ponete attenzione all’odore della terra, ai rumori degli insetti e del vento fra i rami e le foglie. Annusate il profumo delle nuove gemme e dei fiori appena sbocciati.
Quando la fumigazione avrà finito di bruciare spargete le ceneri nel terreno e sotterrate la candela che dovrà essere in cera naturale per non creare danni alla terra.
Fin da tempi remotissimi l’uovo è
simbolo del Cosmo e della Vita al suo
interno che si genera e rigenera, per
questo motivo le uova sono anche il
simbolo universale e più antico legato
alle celebrazioni primaverili.
La Voce del bosco
Questo non è esattamente un rituale, è quasi una meditazione ed è bene praticarlo in non più di due persone.
Ostara è il momento del cambiamento, del passaggio a una nuova vita o a una nuova concezione di essa. Questo rito ha lo scopo di aiutarci a scoprire (nel caso non lo facessimo già) un modo semplice ma efficace per comunicare con la Dea, trovare rifugio e conforto quando ne avremo bisogno, durante i periodi difficili della nostra vita e imparare a trarre energia dalla natura.
Recatevi in un bosco o in un giardino, passeggiate fra prati e alberi ascoltando quanto vi circonda. Passeggiate o state fermi sotto un albero e lasciate che i vostri pensieri vadano alla deriva, evitate il più possibile di parlare mantenendovi in ascolto della natura che vi circonda. Osservate con calma e serenità la natura che muta, la neve che senza rimpianti abbandona la terra, sciolta dal sole. Osservate i rami che si spaccano senza un lamento lasciando emergere le gemme verdi, tenere, indifese che sbocciano fiduciose.
Beatevi degli uccelli instancabili che costruiscono un nido che sarà distrutto dal vento di settembre. Rimanete lì fino a che ne avete voglia, lasciate che accada qualcosa oppure nulla, non vi è una regola, lasciate semplicemente che sia la vostra Primavera.
Inizio Pagina