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«Per quanto salga in alto l'iniziato non ripudierà mai certi segni...»
(Stanislas de Guaita)
(Stanislas de Guaita)
Lo Scudo Radionico |
Nell’ambito della così detta «Magia Radionica», ovvero di quella innovativa disciplina che si occupa dell'impiego delle così dette «energie sottili», vi sono diverse figure geometriche adatte (in particolare) alla difesa dagli attacchi psichici. Queste figure vengono solitamente definite «Scudi Radionici» o «Disegni di Forza».
Il celebre «Scudo Radionico» ideato
dai fratelli Servranx all’opera.
In esso è stato posto un testimone
fotografico della persona su cui
estendere la protezione.
I due ricercatori hanno autorizzato la libera pubblicazione di questo schema senza alcuna restrizione, il che ci permette di mostrarlo ai nostri amici lettori.
In particolare il grafico in oggetto fu concepito per proteggere contro le azioni a distanza di cui si può essere vittima, sia che si tratti di processi offensivi prodotti con altri Schemi Radionici, sortilegi, Incantesimi, affascinazioni, malocchio, fatture, suggestioni, proiezioni magnetiche, ecc.
In poche parole questo Scudo Radionico protegge da ogni tipo di attacco sferrato per via psichica, vibrazionale o attraverso una qualunque pratica magica aggressiva e maligna.
Talvolta lo «Scudo», stimolando i meccanismi inconsci dell'individuo, aumenta le difese immunitarie proteggendo persino dall'azione da parte di virus e batteri e quindi dai contagi, dalle epidemie, ecc., ecc.
Lo schema di cui ci stiamo occupando è costituito da sei esagoni regolari concentrici, inscrivibili in cerchi virtuali che hanno un diametro rispettivamente (dal più piccolo) di 30, 50, 70, 90, 110 e 130 millimetri.
Gli esagoni vanno tracciati preferibilmente con dell'inchiostro di china nero su carta da disegno bianca.
L'esagono centrale è sbarrato da una croce a braccia uguali che equilibria e rinforza l'energia del nostro disegno.
Inoltre, come del resto si vede in figura, detto esagono più piccolo ha i bordi volutamente «ispessiti». Anche questo accorgimento ha lo scopo di potenziare l'emissione vibratoria del sistema in oggetto.
Infine, alla distanza di circa 4 millimetri da una delle punte dell'esagono più grande ed esterno, va disegnato un piccolo cerchio di 12 millimetri di diametro.
Questo circolo esterno serve ad indicare il «Nord», ovvero la direzione geografica verso la quale lo schema deve essere puntato.
Naturalmente le dimensioni che abbiamo dato non valgono in modo «assoluto», nel senso che è possibile realizzare uno schema più grande se lo si ritenete necessario. La cosa realmente importante è considerare attentamente le proporzioni rispetto alle misure che abbiamo indicato.
Un Pentacolo tratto da un
manoscritto anonimo del XVI secolo.
Anche questa figura può essere
utilizzata come «scudo radionico»
Comunque sia una volta preparato il disegno questo va utilizzato nel modo seguente:
Su di un piano orizzontale (per stabilire se il nostro tavolo da lavoro è idoneo ci si potrà aiutare con una livella) si pone lo schema perfettamente orientato a Nord. Una buona bussola farà al caso nostro, tuttavia bisognerà prestare attenzione affinché lo strumento non subisca disturbi magnetici di qualsiasi tipo. In questo caso sarà bene cambiare posizione.
In seguito sulla croce centrale va sistemato un «testimone» nostro o della persona che vogliamo proteggere. Posizionando grafico e testimone in un luogo idoneo e nella giusta direzione si avrà una sorta di «esposizione» della persona rappresentata dal testimone alle «onde di forma» proprie dello scudo.
Dieci minuti di detta esposizione corrisponderanno a circa trentasei ore di protezione. In genere è consigliabile non superare i 10 minuti di radiazione ripentendo l'esposizione ogni giorno e mezzo, questo perché un irradiamento eccessivo potrebbe causare un eccedenza di «energia nervosa» nel soggetto.
Il funzionamento dello schema radionico segue il principio «logico» enunciato dal primo postulato della Radionica, detto anche «Legge di Risonanza», il quale afferma:
Gli effetti di un'azione subita da una particella separata da un corpo (ossia il nostro «testimone») sono risentiti da tutto quel corpo, quale che sia la distanza tra le due parti separate.
Il miglior testimone da utilizzare è, secondo la nostra personale esperienza, un pezzetto di cotone idrofilo impregnato di un campione di saliva. Il pezzetto di cotone va posto in un piccolo flacone di vetro e poi chiuso ermeticamente con un tappo di sughero.
In alternativa come testimone si potrà usare il nostro cotone idrofilo impregnato (questa volta) con qualche goccia di sangue, un unghia, una ciocca di capelli (se questi non hanno subito «colorazioni chimiche»), una foto, oppure un foglietto con su scritto il Nome, il Cognome, la Data, l'Ora e il Luogo di Nascita della persona da trattare.
Si noti che abbiamo elencato i possibili testimoni in ordine di «efficacia».
Tornando allo Scudo c'è da dire che al centro della croce (oltre al testimone) è possibile porre anche un piccolo foglio (o Testimone-Parola) con su scritto un intenzione, un desiderio, un simbolo, un mediacamento, qualsiasi cosa l'operatore voglia trasmettere alla persona da trattare.
Un altro esempio di «Scudo». Questo
è noto con il nome di
«Rombo di Herrincks». Anche qui
abbiamo applicato un testimone
fotografico.
Tutto questo se, naturalmente, avremo operato «Bene».
In effetti sono tanti gli autori che affermano quanto l'uso degli schemi radionici sia semplice, efficace e (praticamente) alla portata di ogni individuo.
Per parte nostra, pur consigliando la sperimentazione diretta a chi vorrà occuparsi di Radionica, non ci sentiamo di aderire completamente a questa opinione.
Alcuni autori affermano (con leggerezza) che è sufficiente la semplice forma dello schema per avere un emissione, il che corrisponde solo molto parzialmente alla Verità.
In realtà qualsiasi schema radionico ha un efficacia molto limitata se è privo di spirito. Dunque, bandite le semplici fotocopie senza anima, deboli riproduzioni «fai da te» improvvisate alla meno peggio.
In verità per rendere «attiva» al 100% qualsiasi operazione magica occorre qualcosa in più, il così detto «tocco del maestro».
Un vero maestro dell'arte magica (così come della Radionica), infatti, conosce i tempi astrologici adatti alle operazioni; sa quando è possibile realizzare un disegno magico, («pentacolo» o «schema radionico» non fa differenza) affinché esso sia realmente efficace.
Inoltre anche l'inchiostro con cui realizzare lo schema andrebbe preventivamente caricato di «forza universale» con mezzi e modalità sconosciute alla maggior parte della gente.
Come si sarà compreso anche nell'apparente semplicità della Radionica si nasconde la necessità dell'Iniziazione.
Infatti qualsiasi ricetta (compresa quella dello Scudo) che sulla carta risulta «sicura» non può riuscire senza il tocco del maestro, ossia un fattore misterioso che va oltre la tecnica manipolatoria per collocarsi nella «sfera dello Spirito».
Il lettore perdonerà se abbiamo voluto dilungarci in considerazioni generali che esulano l'argomento proprio di questo piccolo scritto. Tuttavia era necessario avvertire chi eventualmente volesse sperimentare «a cuor leggero» le tecniche della radionica.
Parafrasando Fulcanelli (cfr: Il Mistero delle Cattedrali) anche in Radionica infatti (come in Alchimia, Magia, Astrologia e le Scienze Occulte in genere) è necessario il costante esercizio all'osservazione della Natura e allo studio che porterà il neofita al Sapere. Attraverso la sperimentazione attenta e scrupolosa senza arrecare danni ad alcun essere vivente si giungerà al Potere. Sapere e Potere daranno ai più coraggiosi la volontà di Osare.
Infine, chi avrà coronato le proprie imprese con il successo dovrà necessariamente Tacere.
Il Marchese di Carabà
email: m.dicaraba@libero.it
L'industrie et le savoir-faire valent mieux que des biens acquis
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