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«L’attitudine alla radiestesia è un dono come quello d’esser poeta, musicista, matematico, ecc., dono che racchiude diversi gradi e la possibilità di perfezionarsi. Ma chi dunque non può assolutamente diventare poeta, musicista o matematico?»
(R.P. Bourdoux)
(R.P. Bourdoux)
Le Polarità |
Il flusso dell’energia vitale nel corpo
dell’Uomo e della Donna secondo la
dotta opinione de professor Yayama
La polarità è uno degli aspetti fondamentali della Natura.
Infatti, ogni cosa appartenente al creato si contrappone a un qualcosa d’altro che le è opposto e che (in un certo senso) la completa.
In questo modo il cielo si contrappone alla terra, il giorno alla notte, il caldo al freddo, il colore rosso al blu, l’attrazione alla repulsione, il maschile al femminile e via dicendo.
In altre parole sembra che ciò che governa tutta la natura non sia altro che quel meraviglioso equilibrio dato dall’unione di tutte le polarità degli elementi dell’universo che possiamo indicare con il termine «armonia».
Ora il Pendolo o la bacchetta del rabdomante con i loro movimenti non fanno altro che «captare» le polarità dei singoli elementi specifici che fanno parte dell’Armonia Universale.
Abbiamo preso il discorso sulla polarità in modo molto ampio... in effetti, l’opposizione duale di elementi meriterebbe un approfondimento a parte. In questa sede desideriamo focalizzare la nostra attenzione sulla polarità dell’operatore radiestesico.
Ebbene «Sì», ogni uomo ha una sua polarità che (adottando la terminologia convenzionale) può essere «positiva» o «negativa». Mai ambedue contemporaneamente nello stesso momento.
Perciò il movimento di un qualsiasi strumento radiestesico scaturisce dall’interazione tra la polarità dell’operatore e la polarità (ad esempio) dell’oggetto ricercato.
V’è da sapere che di solito (ma non sempre) gli uomini hanno una polarità positiva mentre le donne una polarità negativa. Ma a cosa è dovuta in sostanza questa differenza?
Il professor T. Yayama, nel suo testo «Guarire con il Qi», spiega in questo modo la faccenda:
«Negli uomini, il Qi (ovvero l’energia vitale) circola di solito verso l’alto attraverso il canale Du e verso il basso attraverso il canale Ren. Nelle donne, il flusso di Qi è di solito opposto: verso il basso attraverso il canale Du e verso l’alto attraverso il canale Ren.»
Riportiamo qui di seguito un’altra citazione che si collega alla precedente:
«Molti dotti autori affermano che la felicità, o meno, di una coppia di sposi risiede tutta nella loro polarità.
Ad esempio se essi hanno lo stesso segno al medesimo lato, l’unione non è felice; se, invece, hanno il segno contrario al loro medesimo, allora essi sono sintonizzati e ogni miglior augurio è per loro.» (P. Zampa, Elementi di Radiestesia)
L’ipotesi di un’unione tra poli opposti veicolata dalle energie sottili ci pare molto affascinante e perciò degna di essere posta in evidenza.
Comunque sia il fattore polarità dell’operatore (o Radiopolarità) è molto importante, anzi basilare, poiché il Pendolo e la bacchetta da rabdomante avranno reazioni diverse secondo i due casi contrapposti.
In particolare se l’operatore ha una polarità «positiva», e il Pendolo si muove in modo circolare secondo la direzione delle lancette dell’orologio (girazione destrorsa), quel moto avrà carattere positivo, mentre un movimento circolare nel senso inverso a quello delle lancette dell’orologio (girazione sinistrorsa) avrà carattere negativo.
Per contro se l’operatore ha polarità «negativa», ne segue che il moto circolare del Pendolo in senso orario avrà carattere negativo, mentre il moto antiorario avrà carattere positivo.
Che cosa succede invece con la bacchetta da rabdomante? Ecco la risposta:
Se l’operatore ha polarità «positiva» e la bacchetta dalla posizione orizzontale si sposta verticalmente verso il basso ciò avrà un carattere positivo, viceversa (con la bacchetta che da orizzontale si solleva verticalmente verso l’alto) il responso avrà carattere negativo.
Se invece il rabdomante ha polarità «negativa», il movimento della bacchetta dalla posizione orizzontale a quella verticale verso il basso avrà carattere negativo, viceversa avrà carattere positivo.
In allegato il lettore troverà una figura esemplificativa della faccenda che vale più di mille parole.
In particolare l’esatto resoconto delle risposte, la lunghezza del supporto, la posizione corretta del corpo, e la concentrazione sui riflessi dell’operatore, darà come risultato la corretta «sintonia» radiestesica e, conseguentemente, la sua giusta interpretazione.
Inoltre, il radiestesista dovrebbe imporre una convenzione mentale riguardo ai suoi strumenti e alla sua polarità così da mantenere un linguaggio tecnico coerente. In questo modo potrà confrontarsi senza ambiguità con altri operatori del settore ampliando le proprie conoscenze.
Tornando al discorso lasciato in sospeso sulla polarità dell’operatore, ebbene la domanda sorge spontanea: Come si stabilisce la Polarità di un individuo?
I movimenti del pendolo vicino a una calamita
orientata secondo l’asse Nord-Sud nel caso
in cui l’operatore abbia una polarità positiva.
Il metodo più preciso è enunciato da Jorge A. Duclout, nel suo «Trattato completo, la teoria e la pratica della radiestesia».
Innanzi tutto occorre procurarsi una calamita lineare, orientata sull’asse magnetico terrestre «Nord - Sud» come l’ago di una bussola.
A questo punto si pone un Pendolo di colore nero (vale a dire, neutro) sulla parte centrale del magnete.
Il Pendolo va avvicinato sino a un’altezza di 1 o 2 cm e in seguito va spostato dal centro della calamita verso l’estremità indicante il Polo Nord.
Se l’operatore ha una polarità positiva, il Pendolo, passando sopra il Polo Nord, comincerà a ruotare in senso orario (destrorso), o a oscillare longitudinalmente (allontanandosi e avvicinandosi al petto dell’operatore).
Viceversa se un individuo è di polarità negativa, il senso di rotazione del Pendolo sarà antiorario (sinistrorso). In caso di oscillazioni queste saranno trasversali rispetto al corpo del radiestesista.
La tabella allegata (qui sotto) fa riferimento a un altro metodo per stabilire la polarità.
Lo descriviamo brevemente: l’operatore si volge verso Nord e poi dispone il Pendolo prima sul dorso e poi sul palmo della sua mano non utilizzata (la mano sinistra se regge il Pendolo con la destra e viceversa).
In base ai movimenti del Pendolo egli potrà determinare se la sua polarità è positiva o negativa.
L’operatore cosciente, prima del lavoro radiestesico, dovrebbe determinare il proprio grado di sensibilità (se è in condizioni ottimali, buone, discrete, ecc.) e la sua polarità (che, in alcuni casi, può cambiare).
Ciò obbliga il radiestesista ad assumere un atteggiamento pignolo nell’ambito dei suoi preparativi. E’ sufficiente infatti una minima disattenzione in uno di questi importanti dettagli per produrre una serie sconcertante d’imbarazzanti errori.
Il rabdomante deve anche essere molto cauto nei confronti di alcuni fenomeni comuni.
Uno di questi è la così detta autosuggestione nel senso che la sua predisposizione interiore può portarlo fuori strada.
In effetti, se il suo punto di partenza, che è la determinazione della polarità, è errato cosa si potrà dire dei suoi responsi successivi? Di certo il radiestesista si troverà a produrre dei responsi che sono all’opposto rispetto alla verità.
Abbiamo accennato di passaggio alla sensibilità radiestesica, vediamo qui di seguito in dettaglio di cosa si tratta e come si stabilisce.
La sensibilità Radiestesica o Radiosensibilità
Come abbiamo visto in precedenza (vedi articolo «Cos’è la Radiestesia») la sensibilità radiestesica è una particolare predisposizione per questo tipo di operazioni.
Detta capacità è presente in tutti gli individui di entrambi i sessi e di tutte le età anche se spesso si trova in uno stato latente.
In altre parole tutti gli esseri umani sono potenzialmente dei radiestesisti, tuttavia esistono differenti gradi di sensibilità. A tal proposito si possono eseguire alcuni «test» volti a determinare il grado di sensibilità radiestesica.
Il moto del pendolo sull’avambraccio
sinistro indica la radiosensibilità.
Più marcate sono le oscillazioni e
maggiore sarà il valore corrispondente.
Comunque sia la primissima regola da osservare è la seguente: coloro che si sottopongono alle prove di sensibilità devono preventivamente spogliarsi di qualunque elemento possa alterare le capacità radiestesiche, vale a dire, anelli, orologi, collane, bracciali, ecc.
Una nota a parte meritano i telefoni cellulari, comodi quanto si vuole in caso di necessità, ma da tenere ben lontani nel momento in cui si pratica radiestesia.
Inoltre è necessario evitare di indossare scarpe con la suola di gomma che isolano dalla terra e dalla corrispondente «energia tellurica».
Evitate anche di indossare abiti costituiti da fibre sintetiche, questi ultimi hanno la spiacevole caratteristica di impregnarsi di forze elettrostatiche nocive per la radiestesia e la salute.
Bene, una volta liberati da tutti questi ostacoli passiamo al test:
Prendete il Pendolo e disponetelo sopra il vostro avambraccio sinistro (nel caso in cui tenete lo strumento radiestesico con la mano destra).
Se il Pendolo oscilla nella direzione della circolazione sanguigna (lungo l’avambraccio) allora il responso è positivo: avete sensibilità radiestesica.
Se ancora il Pendolo si muove con delle oscillazioni ampie, ciò vuol dire che il potenziale radiestesico è elevato, viceversa se oscilla debolmente il radiosensibilità è bassa.
In altre parole l’entità delle oscillazioni è direttamente proporzionale al potenziale (vedi figura qui sopra).
Se poi volete misurare con più accuratezza il vostro potenziale di radiosensibilità potete utilizzare altri due esperimenti ad hoc.
Esperimento 1: Rivolti verso Est sospendete il Pendolo all’altezza del plesso solare a circa 30 cm di distanza.
Di passaggio osserviamo che il plesso solare (la così detta «bocca dello stomaco») è il più grande centro nervoso autonomo nella cavità addominale che controlla i riflessi della respirazione e delle funzioni addominali. E’ sede del terzo chakra chiamato Manipura sacro al dio Agni, «signore del fuoco» montato sull’ariete.
Si tratta del fuoco della natura che anima le nostre percezioni radiestesiche.
Dopo questa parentesi torniamo all’esperimento; dicevamo, Pendolo a 30 cm del plesso solare.
Dopo qualche istante lo strumento radiestesico comincerà a compiere i suoi movimenti circolari che cesseranno dopo un certo numero di girazioni.
Se il Pendolo si arresta prima di aver compiuto 15 giri ciò vuol dire che la sensibilità radiestesica è molto bassa.
Se invece le girazioni continuano oltre i 15 giri (30, 60, 90, ecc.) allora il grado di sensibilità sarà proporzionale a queste (da 15 a 30 giri: Debole Sensibilità; da 30 a 50: Media Sensibilità; da 50 a 100: Buona Sensibilità).
Infine se le girazioni superano i cento giri, allora vuol dire che si ha un’ipersensibilità il che non sempre è un fattore conveniente. Naturalmente bisogna anche tener conto della velocità e della «forza» con la quale il Pendolo gira. Se il movimento è lento, la sensibilità è debole; se è rapido e risoluto, essa è ipersensibile.
Un altro metodo (più comodo del precedente) per determinare la sensibilità radiestesica è attraverso l’uso di un Quadrante come quello della figura a sinistra. Il pendolo va sospeso sopra il cerchio centrale, la direzione delle sue oscillazioni indicheranno il valore ricercato.
Esperimento 2: Il secondo metodo per misurare la radiosensibilità consiste nell’avere un contatto (avendone occasione) con un radiestesista già esperto.
In pratica nel momento in cui il radiestesista fa muovere un suo Pendolo, la persona che vuol misurare il proprio potenziale può (ad esempio) poggiare la sua mano sulla spalla dell’operatore.
Dopo il contatto si possono avere quattro effetti differenti:
- Se il Pendolo arresta subito le sue oscillazioni, vuol dire che la persona esaminata ha una sensibilità radiestesica bassa, oppure ha una polarità opposta rispetto all’operatore.
- Se il Pendolo rallenta, allora vuol dire che la persona esaminata ha una sensibilità minore rispetto a quella dell’operatore.
- Se l’ampiezza del movimento aumenta, ciò vuol dire che la persona esaminata ha una radiosensibilità maggiore rispetto a quella dell’operatore.
- Se il Pendolo mantiene il suo moto allora i valori di sensibilità della persona esaminata e dell’operatore coincidono.
Tuttavia, come abbiamo già accennato in precedenza, si può dire che non v’è persona che non abbia una qualche sensibilità radiestesica.
L’aumento o la diminuzione di questo potenziale dipende da una serie di fattori quali età, sesso, stato di salute psicofisica, condizioni meteorologiche, ecc.
Si tenga presente che pioggia e vento ostacolano sempre la percezione delle onde e quindi la sensibilità radiestesica. Pertanto si tratta di una variabile e non di un valore fisso nel tempo.
Perciò, mediante un lavoro costante e una buona preparazione fisica, entrambi supportati da una ferrea capacità di concentrazione, il candidato alla radiestesista potrà aumentare il suo potenziale di realizzazione in questa disciplina.
Bene, giacchè la radiestesia è essenzialmente «pratica» giunti a questo punto non ci resta che augurare ai nostri lettori buona sperimentazione dei test qui proposti e, naturalmente, buon divertimento.
Il Marchese di Carabà
email: m.dicaraba@libero.it
L'industrie et le savoir-faire valent mieux que des biens acquis
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