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«Se i tre pianeti che causano per natura terremoto, Saturno, Marte e Mercurio, dominano nell’ingresso dell’anno o in uno dei quadranti, se sono in segni o in regioni del cielo significanti terremoto, se si uniscono a stelle fisse che causano sismi o che hanno una natura loro consimile, se la tua regione è soggetta naturalmente a movimenti tellurici, vi saranno in quell’anno o in quella stagione molti terremoti. Devi osservare questa regola in ogni congiunzione, opposizione e quadratura dei luminari.»
John of Aschenden
John of Aschenden
Astrologia e Terremoti |
Sin dai tempi più antichi l’uomo ha sempre considerato i fenomeni naturali come una sorta di manifestazione del divino o del così detto spirito universale. Tra i fenomeni naturali prodotti dall’ente divino vi sono i così detti «terremoti».
Una splendida foto delle Pleiadi, un gruppo
di stelle della costellazione del Toro il cui
influsso malefico è in grado di produrre
terremoti sulla Terra. Attualmente, a causa
della precessione degli equinozi, le Pleiadi
si trovano a 0º e 33’ del segno dei Gemelli.
Naturalmente l’uomo moderno sorride davanti a questo modo di pensare, tuttavia gli antichi ritenevano che ogni fatto, avvenimento o fenomeno che avviene qui sulla terra sia determinato dal moto degli astri nella volta celeste.
A tal proposito è celebre l’aforisma di Ermete Trismegisto tratto dalla sua Tavola Smeraldina secondo il quale «Ciò che è in basso (sulla terra) è come ciò che è in alto (nei cieli siderei) e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa Una» (nell’originale latino: «quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius»)
Nel caso specifico dei terremoti gli astri che nell’astrologia classica sono maggiormente implicati nella produzione di fenomeni sismici sono essenzialmente la Luna nei suoi rapporti con Marte, Saturno e Mercurio.
A quanto pare, oltre a questi quattro corpi celesti, sembrano coinvolte alcune stelle fisse e oggetti celesti denominati (nel gergo astrologico) «asterismi» ovvero gruppi di stelle (ammassi aperti), nebulose e galassie.
In particolare le stelle connesse ai terremoti sono Aldebaran della costellazione del Toro, Antares dello Scorpione, Sirio nel Cane Minore, Polluce nei Gemelli; e poi alcune «nebule» ossia le Pleiadi nel Toro, il Presepe nel Cancro, l’aculeo dello Scorpione, la Chioma di Berenice, l’Acqua nell’Acquario e la galassia di Andromeda (M31).
Si badi che l’astrologia in oggetto si basa sui sette pianeti classici (Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio e Luna) e sulle stelle fisse escludendo i «nuovi» pianeti (ossia Urano, Nettuno e Plutone) ritenuti troppo lontani per un influsso tangibile.
Riguardo ai pianeti presi in considerazione v’è da notare che Saturno e Marte sono da sempre ritenuti i «malefici» del cielo, per cui la loro connessione con fenomeni nefasti come i terremoti appare obbligatoria.
Prima di proseguire nel nostro studio è necessario fare alcune considerazioni sugli aspetti.
Con il termine «aspetto» si vuole indicare una serie di figure o configurazioni che i pianeti formano tra loro nella sfera celeste secondo specifiche distanze angolari.
Questi sono la congiunzione (0º), l’esagono o sestile (60º), il quadrato o quadratura (90º), il trigono (120º) e il diametro o opposizione (180º).
Oltre a questi v’è da considerare l’Antiscia (ossia il grado zodiacale che corrisponde nel suo parallelismo a un altro determinato grado zodiacale) e la Contro Antiscia (grado opposto all’Antiscia).
Detti rapporti scaturiscono dallo stesso principio d’armonia che è alla base dei rapporti musicali. Le radiazioni astrali che governano la vita, lo sviluppo e il decadimento di tutti gli elementi naturali si diffondono secondo principi armonici simili a quelli della trasmissione delle onde sonore; queste configurazioni corrispondono ai rapporti armonici che producono la fusione dei suoni.
Figura 1 - Il cielo della parte nord orientale
dell’Isola di Honshu in Giappone (11 marzo
2011 alle 14:46 ora locale). Nella figura si
vede bene l'effetto cascata di influssi dal
pianeta più elevato (Saturno) a quelli via
via più in basso (Saturno -> Marte ->
Mercurio -> Luna -> Terra). A questi si
è sommata l'azione delle Pleiadi.
Dopo queste premesse sarà interessante prendere in considerazione la carta del cielo fissata sull’epicentro di un sisma.
In particolare venerdì 11 marzo 2011 alle 14:46 (ora locale) v’è stato un terribile terremoto di 8,9º della scala Richter che ha colpito la parte nord orientale dell’Isola di Honshu in Giappone (Coordinate geografiche: 38.322ºN, 142.369ºE).
Pare che la forza di questo terremoto abbia fatto spostare l’asse terrestre di una decina di centimetri.
Il successivo Tsunami ha colpito l’area di Sendai distruggendo e devastando ogni cosa con onde alte 10 metri.
Nell’illustrazione allegata (figura 1) abbiamo evidenziato solamente gli astri che, secondo la teoria, sono coinvolti negli eventi sismici. In essa si vede che la Luna(l’astro che influenza le maree e i moti magmatici sotto la crosta terrestre) stava per culminare nella parte più alta del cielo (Zenit) punto in cui il suo influsso è più potente. Inoltre la Lunasi trovava in aspetto con Mercurio(Sestile) formando con esso un angolo di 60º circa (tratto Verde sulla figura).
Dipoi Saturnoe Marteerano in «Antiscia» tra loro (segmento Blu sulla figura) mentre Martee Mercurioin «Contro Antiscia» (linea Arancione).
Tuttavia la potente causa scatenante il sisma è stata la congiunzione stretta che il nostro satellite ha formato con le Pleiadi («Ple» in figura) un ammasso aperto che (secondo l’astrologia classica) è malefico e della natura del terribile Marte.
Pertanto, a nostro modo di vedere, il concomitante duplice aspetto della Lunacon le Pleiadi e Mercurio(che a sua volta riceveva il raggio di Marteunito a quello di Saturno) e il suo approssimasi allo Zenit (e conseguente passaggio sulla località dell’epicentro) hanno prodotto l’eccezionale sfogo di energia tellurica.
Quanto sin ora esposto, ossia la concomitanza tra un fenomeno celeste e uno terrestre, potrebbe apparire come un qualcosa di assolutamente casuale. Per questo faremo un altro esempio, stavolta considerando un evento sismico avvenuto nel 2009 nel nostro paese.
Ci riferiamo al terremoto in Abruzzo verificatosi il 6 Aprile del 2009 alle ore 3:32 e che ha avuto una magnitudo pari a 5,9 della scala Richter (Coordinate geografiche: 42º20’N, 13º22’E).
Anche in questo caso (vedi figura 2 allegata) abbiamo evidenziato gli astri che, secondo la tradizione, sono coinvolti negli eventi sismici.
Nell’immagine del cielo fissata nel momento dell’evento sismico, si vede la Lunache, nel suo moto celeste, forma l’aspetto denominato «Antiscia» con Mercurio, uno dei pianeti che causano terremoti (segmento Blu sulla figura 2).
Inoltre nella figura è evidenziato che gli astri di Saturnoe Marteformano un Opposizione tra loro (segmento Marrone).
Dipoi Martesi trova in aspetto «Contro Antiscia» con Mercurio(linea Arancione figura 2). Perciò è evidente che tutti gli astri che causano terremoti erano in rapporto l’uno con l’altro fortificandosi vicendevolmente.
Comunque sia l’evento scatenante il sisma, è stato, a nostro avviso, l’ingresso della Lunanel segno della Vergine.
Infatti, subito dopo quest’accesso la Lunaha formato un «Antiscia» con Mercurioricevendo da quest’ultimo il suo raggio malefico unito a quelli di Martee Saturno.
Perciò, riassumendo, l’aspetto della Luna con Mercurio, di Mercurio con Marte e di Marte con Saturno, ha formato una «rete» che ha coinvolto tutti i pianeti che l’astrologia ritiene causa di sismi. In pratica si è prodotto un «effetto a cascata» dal pianeta più elevato nelle sfere celesti (Saturno) a quello meno elevato (la Luna) e da quest’ultimo alla Terra sfociando nel tragico evento naturale.
Da questi due esempi di carte del cielo relative a eventi sismici si vede bene che la Luna funge da determinante temporale; con il suo moto, infatti, scandisce i tempi d’azione e con il suo passaggio in determinate regioni celesti scatena un’azione energetica che è convogliata sulla terra.
Infatti, il nostro luminare notturno, secondo gli antichi astrologi e alchimisti, funge da ricettacolo (o ponte) degli influssi degli altri pianeti.
A tal proposito negli esempi abbiamo visto come la Luna formando «aspetti» con i pianeti e le stelle nefaste convogli i loro raggi malefici direttamente al centro del nostro pianeta.
Nel primo caso, oltre ai pianeti, v’è stata la gravante «Pleiadi» che ha reso l’evento sismico ancora più tragico rispetto al secondo caso verificatosi in Abruzzo.
Oltre a ciò che abbiamo visto sino ad ora, vi sono un paio di ulteriori argomentazioni che vale la pena considerare.
Prima argomentazione: La Luna e gli altri pianeti hanno un effetto gravitazionale sulla terra che si manifesta nei noti fenomeni di alta e bassa marea.
Ora v’è da notare che il medesimo influsso è esercitato sul magma che scorre nelle viscere della terra solo che a differenza dell’acqua del mare quest’ultimo ha un comportamento meno fluido.
Quest’azione dinamica esercitata sulla massa magmatica fa si che aumenti la probabilità che avvenga un fenomeno sismico.
Considerando che l’azione della luna è più potente quando essa si trova più vicina al nostro pianeta possiamo dire che essa sarà maggiormente in grado di trasmetterci i suoi influssi uniti a quelli degli altri pianeti e stelle.
Figura 3 - Il moto della terra intorno al Sole
sommato al moto dell'intero Sistema Solare danno
complessivamente una traettoria elicoidale o a spirale.
Ne segue che ci si può attende una maggiore probabilità che una serie di aspetti celesti si tramuti in fenomeno sismico quando la Luna è alla minima distanza dalla terra («perigeo»).
Seconda argomentazione: a quando pare, vi è un netto aumento dei fenomeni sismici in autunno e (sopratutto) in primavera. Nello specifico i mesi da tenere d’occhio sarebbero quelli di Marzo, Aprile e Ottobre.
Alcuni ritengono che la Primavera sia il periodo in cui la Terra è più vicina al Sole... spiegano dunque l’aumentata attività sismica con l’aumentata influenza solare.
In verità l’ipotesi risulta errata poiché il nostro pianeta transita sul proprio «perielio» (punto in cui si ha la minima distanza da sole) nei primi giorni del mese di Gennaio. E dunque cosa pensare?
E’ risaputo che il Sole si muove nella sua galassia di appartenenza (insieme a tutti i pianeti del sistema solare che trascina con sé) verso la costellazione di Ercole e che la Terra gira intorno al Sole. Ne risulta che la Terra percorre nella Galassia una traiettoria elicoidale (vedi figura 3).
Secondo gli studi del professor Giorgio Piccardi pare che la velocità di spostamento della Terra nella Galassia varia da un massimo nel mese di Marzo (45 km/sec) a un minimo nel mese di Settembre (24 Km/sec).
Sembra che questi due punti di massimo e minimo della velocità del nostro pianeta facciano sì che esso abbia un’interazione più marcata con il campo di forza della nostra Galassia.
Si noti che i due periodi in esame sono i medesimi di quelli in cui si ha la massima frequenza di eventi sismici.
Ciò non spiega esattamente cosa accade ma questi studi sono in perfetto accordo con le teorie degli antichi Maghi, Alchimisti e Astrologi. La primavera è da sempre il periodo in cui è più potente l’azione dello Spirito Astrale che anima tutte le cose. E’ la stagione in cui, da che mondo è mondo, gli alchimisti lavorano alla loro Grande Opera.
Lo scuotimento che lo Spirito porta in tutti gli esseri del creato (animali, piante e uomini) è così energico che anche il nostro pianeta non ne è per nulla indifferente. Le conseguenze purtroppo non sempre sono piacevoli.
Il Marchese di Carabà
email: m.dicaraba@libero.it
L'industrie et le savoir-faire valent mieux que des biens acquis
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