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La Santeria - Una religione sincretica |
La Santeria è una religione sincretica, nata nel periodo della deportazione degli schiavi e della cosiddetta «tratta dei neri», trasferiti a forza nel XVI secolo.
A quell'epoca, agli schiavi era proibito seguire il loro credo, perciò celarono sotto le spoglie dei Santi Cattolici le loro Divinità, anche per allontanare i sospetti dei padroni, che ad un certo punto iniziarono a diffidare dal comportamento degli schiavi, dimostrandosi prevenuti e anche intimoriti nei confronti di cerimonie che reputavano barbare e di pura stregoneria.
Dunque, essendo imposta dai «padroni» la conversione al cattolicesimo, attraverso il sincretismo gli schiavi trovarono il modo per mantenere le proprie radici, la propria cultura, la propria fede.
L'inizio della prima stesura, o principale radice, della Santeria, cominciò dalla comunità Yorubà proveniente dalla Nigeria ,e da lì si diffuse nel resto del continente; le varie etnie africane, disperse in condizioni differenti a seconda dei paesi di destinazione, diedero vita ad altre forme di culto, come risultato di processi di fusione, originatesi in condizioni assolutamente indipendenti le une dalle altre.
In seguito al tragico carico umano delle «navi nere», le divinità deportate nel Nuovo Mondo si disseminarono nel doppio continente americano, principalmente in Brasile, nelle Antille, a Cuba e ad Haiti.
Qui vennero integrandosi con altre entità sovrannaturali di varia origine, in prevalenza con i santi del cattolicesimo, trasmutando la loro condizione di potenze regnanti sugli estesi e compositi territori dei culti afro-americani (candomblè brasiliano, santeria cubana, vodoo haitiano). La santeria, dunque, è professata da circa 40.000.000 di brasiliani e diffusa nella maggior parte del Sud America. Una religione medianica, frutto di un' opera di elaborazione, sintesi e purificazione delle antiche tradizioni sciamaniche originarie, fondata sull'incorporazione di entità di luce, guide spirituali e Orixas (vibrazioni ancestrali delle forze della natura).
La sua complessa liturgia comprende i «pontos cantados» o canti rituali (ogni Orixà ha un suo canto di chiamata, di entrata, di richiesta, di fumigazione, di congedo e di chiusura), i «pontos riscados» o simboli di appartenenza, oltre a mantras, danze, preghiere e «oferendas» (offerte agli Dei consistenti in frutta e piatti tipici del corrispettivo Orixà), bagni di purificazione e cosi via; inoltre, la danza è intesa come la massima espressione della religiosità assieme al canto.
Per ultimo, ma non meno importante, hanno una grande importanza simbolica le collane o «guias» indossate dai fedeli e operatori, fatte di perline colorate (ogni orixà ha un suo colore) e che hanno lo scopo di sintonizzarsi con la vibrazione dell'Orixà stesso.
Quando si mette al collo una guia si compie un atto sacro e si deve avere la precauzione di non bagnarsi, né di effettuare nessuna attività sessuale; in tali casi basta toglierle e rimetterle quando si ha terminato.
Le collane sono preparate e consacrate invocando l'Orixà di appartenenza, cantando o recitando un suo mantra o «ponto cantado», e fumigando con l'incenso appropriato.
La santeria è divisa in cosiddette «lineas» ovvero ramificazioni; le principali tra queste sono:
- Umbanda, la prima, la più antica
- Candomble, diffusa più in Brasile,
- Quimbanda o Kimbanda, dove Exù e Pomba Gira sono gli archetipi del maschile e del femminile, dell'energia sessuale e del potere sulle cose nonché i mediatori tra gli uomini e gli Orixàs esercitano la loro azione ed energia (axè)
La prima lingua, tuttora parlata, fu lo Yoruba; in seguito si differenziò tra le tribù e i luoghi a cui i vari Orixàs appartenevano, anche se spesso compare l'uso del portoghese.
Le pratiche hanno continuato ad evolversi nel tempo, dando luogo ad un quadro di variazioni e di scarti molto complesso, che presenta modificazioni da una regione all'altra e da tempio a tempio (terreiros, ovvero luoghi dove viene officiata la pratica della santeria).
In questi luoghi la gente va a curarsi, assiste alle celebrazioni dove sacerdoti-medium, in vesti bianche, cantano, danzano e bruciano incensi per propiziare la venuta degli Orixàs, il tutto scandito dagli «atabaques», tamburi rituali fatti di cuoio di capra.
Ci sono 3 tipi di atabaques : rum, quello più grande, che da l'attacco, rumpi quello medio e lé quello più piccolo.
La civiltà africana ha come sua caratteristica l'ascolto del corpo, che pratica magistralmente nei suoi rituali, provocando un «cortocircuito» fra sacralità e corporalità, in cui esplode la crisi di «possessione».
La divinità che si incarna lo fa attraverso una significativa modificazione del linguaggio del corpo del posseduto, alterazione dei tratti del volto, della motricità, del portamento, in alcuni casi della voce.
Ogni posseduto assume la personalità e le caratteristiche del suo Dio o Orixà, acquisendone per esempio le preferenze culinarie o di bevande. Sono gli stessi Orixà a dominare infatti questi «circuiti rituali» al di qua e aldilà dell'Atlantico, in cui si pratica la «possessione» come culto, come terapia e come spettacolo.
Il meccanismo della possessione, frutto dello scambio di forze fra Uomo e Divinità e della rivitalizzazione di entrambi le parti, consente di raggiungere uno stato in cui certi conflitti psichici della persona in questione sono automaticamente eliminati o compensati, tanto da condurre ad una certa armonia interiore; questo spiega la ragione per cui il danzatore appare ristorato dopo la «possessione».
Il danzatore segue un processo di preparazione e iniziazione, ma principalmente si avvale di una capacità chiamata «medianità».
La «medianità» è una potenziale capacità della natura umana; la si raggiunge quando lo sviluppo dei sensi (olfatto, vista, udito, tatto e gusto) arriva ad un livello di sensibilità tale da permettere all'individuo di captare sensazioni che la maggior parte delle persone non percepiscono.
Costui diventa quindi «medium«, una vera e propria antenna trasmittente e ricevente dei messaggi emessi da altre dimensioni.
Il medium è colui che ha il privilegio di essere intermediario tra gli spiriti e gli esseri incarnati. Non tutti possono essere «medium», poiché è un dono di natura.
La missione del medium è molto delicata ed esige capacità di sacrificio, spirito di carità, stile di vita sano ed un buon comportamento.
Quando un individuo sceglie di entrare in un «terriero» (tempio) ed accettare un «Pae» (sacerdote) o «Mae» (sacerdote o sacerdotessa di santeria), come guida e istruttore, si battezza e comincia la pratica di rituali; inizia così una sorta di «apprendistato» che proseguirà in un lungo percorso.
La sensibilità aumenta ed il nuovo medium recepisce informazioni che prima erano sconosciute; successivamente, in un particolare momento di crescita, cominceranno a manifestarsi le diverse «entità», ed il medium acquisirà, con il tempo e la esperienza, la destrezza necessaria per usare le sue capacità a beneficio di coloro che ne hanno bisogno.
Le Orixàs svolgono inoltre il ruolo di guide spirituali del medium.
TAVOLA SUL SINCRETISMO RELIGIOSO | ||
Olorum | —> | Dio |
Oxalà | —> | Gesù |
Omulù Obaluaè | —> | San Lazzaro San Rocco |
Xango | —> | San Gerolamo |
Oxossi | —> | San Sebastiano |
Barà o Elegbarà | —> | S. Antonio di Padova |
Oya oYansa | —> | Santa Barbara |
Yemanja | —> | Signora dei Naviganti Vergine Maria |
Oxum | —> | Immacolata Concezione |
Ogum | —> | San Giorgio |
Nanà Buruque | —> | Sant'Anna |
Obà | —> | S. Caterina Giovanna D'Arco |
Ossanha o Osaim | —> | San Cristoforo |
Ibeji | —> | S. Cosimo e Damiano |
Oxumarè | —> | L'Arcobaleno |
Ifà | —> | Spirito Santo |
Caboclos | —> | Sant'Anna |
Nanà Buruque | —> | Spiriti di Indios e Meticci Brasiliani |
Petros Velhos | —> | Vecchi Neri Saggi |
Egun | —> | Spiriti dei Morti |
Exù | —> | Guardiano dei templi, delle case, padrone dei crocicchi delle strade. Intermediario tra gli uomini e gli Orixàs Archetipo Maschile |
Pomba Gira | —> | Energia sessuale, Kundalini, libido Archetipo Femminile |
Tavola 1 - questa figura mostra alcuni esempi
in cui delle divinità africane sono assimilate ai
santi della cristianità
Si precisa che i medium sono persone come tutte le altre; semplicemente dedicano parte della loro vita a sviluppare la sensibilità necessaria per poter fare da tramite tra noi ed il «mondo spirituale».
L'Umbanda è un culto che dichiara come principale finalità «il servizio all'essere umano e agli spiriti incarnati e disincarnati», per mezzo della dottrina, dell'aiuto spirituale, dell'aiuto nelle difficoltà materiali e morali e del sollievo o cura dei mali fisici.
Inoltre, Umiltà, Purezza e Carità sono i 3 requisiti indispensabili per la sua pratica.
E' importante precisare che anche chi non decide di fare «l'iniziazione per l'apprendistato» e di cominciare il cosiddetto noviziato per poi diventare «sacerdote» (babalao in Brasile) o «sacerdotessa» (yalorixà) di santeria, può comunque cercare di contattare l'energia e la forza degli Orixàs, poiché è il nostro cuore a guidarci e a creare quella linea d'intesa con loro.
Ovviamente per far questo bisognerà avere una conoscenza di base e, come in tutte le cose, farlo con rispetto e umiltà ma nello stesso tempo con decisione.
La santeria, attraverso il contatto con le proprie entità di luce, nutre l'uomo universale e divino dentro di noi, recupera l'energia dell'umano riappropriandosi dei simboli archetipici in quanto catalizzatori di energia.
Ci conduce a riconoscere e a gestire la nostra ipersensibilità, ci insegna l'atteggiamento meditativo e l'umiltà della saggezza.
Quell'Umiltà dell'Anima che rischiamo di perdere tra i prodigiosi balocchi della nostra società e della nostra tecnologia avanzata.
Chi sono gli Orixas?
Gli Orixàs sono divinità create da Dio per rappresentare tutto il suo dominio sulla terra; Egli diede a ciascuno di loro un dominio: il firmamento, la terra, il mare, i fiumi, le cascate, le montagne, la pioggia, i tuoni, le foglie ed i frutti.
Per questo sono classificati come divinità della natura e non come spiriti disincarnati che «possiedono» i medium: furono creati per insegnare ai primi uomini sulla terra a sopravvivere e, compiuta la missione, sarebbero tornati allo spazio sacro.
Attualmente, i culti dell'Umbanda e del Candomblè sono una forma di ringraziamento e venerazione diretta a Dio e agli Orixàs che ci insegnano principalmente come resistere alle difficoltà del mondo.
Come capire il sincretismo
Il sincretismo si attua quando due religioni si associano in un unico culto con le loro simbologie e dottrine mescolate. Nel caso del Candomblè, gli Orixàs furono associati ad immagini di Santi cattolici. Quando i neri danzavano per loro, collocavano sopra i loro simboli religiosi statue dei santi cattolici.
Siccome cantavano nel loro dialetto primitivo, i preti dei villaggi, non capendoli, avevano l'illusione che gli schiavi adorassero i santi cattolici, ma in verità usavano solo le loro immagini per nascondere la loro vera simbologia.
In apparenza, i neri assimilarono molto bene gli insegnamenti dei bianchi!
«Figlia del Mare»
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