Quadranti Radiestesia, Grafici, Disegni, Pendolino

«Le irradiazioni sono emanazioni impercepibili, direttamente, dai nostri cinque sensi, le quali si sprigionano da qualsiasi corpo animale, vegetale o minerale, e che si spandono nell’atmosfera pressappoco come avviene per le onde sonore, appoggiate (direi quasi) a quelle elettriche, che si diffondono per l’etere e vanno, libere e misteriose, da un punto all’altro del nostro pianeta e... forse, al di là.»

(Pietro Zampa, «Elementi di Radiestesia»)

Quadranti Radiestesia

I quadranti sono uno degli accessori più utili per chi opera con il pendolo. In particolare nella scienza radiestesica con il termine «quadrante» s’indica un grafico, solitamente di forma circolare o semicircolare, riguardante un settore specifico di ricerca. Ognuno di questi grafici contiene un numero variabile di porzioni o spicchi, ognuno dei quali indica una possibile risposta.

Il quadrante radiestesico chiamato
«Fattura Maleficio Sortilegio» ed
un operatore al lavoro.

In altre parole i quadranti sono speciali disegni creati appositamente per semplificare e rendere più fluida una determinata ricerca. Infatti, alcune ricerche con il pendolo, a causa della loro complessità, hanno bisogno di un certo numero di domande per giungere alla risposta cercata. In questi casi un quadrante radiestesico rappresenta una comoda «scorciatoia» per giungere a conoscere ciò che si sta cercando.

Per il consulto si procede in questo modo:

In primo luogo occorre orientare il quadrante verso Nord. Dopo di ciò occorre tenere la mano sinistra (o meglio, la mano senza il pendolo) su un testimone riguardante la ricerca che stiamo attuando.
Può trattarsi di una foto, di un minerale, di una carta geografica, di un oggetto, ecc. Alcuni quadranti prevedono la disposizione del testimone in un punto specifico di essi (come nel caso, ad esempio, del grafico detto «Psicometro di Belizal»).
A questo punto il pendolo va sospeso al centro del nostro quadrante, l’operatore fa il cosiddetto «vuoto mentale» (cioè entra in uno stato meditativo in cui la mente e quieta e ogni pensiero o giudizio è assente). Il pendolo comincerà a oscillare in una determinata direzione sul quadrante segnalandoci la risposta cercata.

Naturalmente il «vuoto mentale» è un fattore decisivo in una ricerca radiestesica.
Un altro fattore molto importante nell’ambito di una specifica ricerca (fattore che spesso è trascurato da diversi operatori) è la competenza particolare del radiestesista.

Faremo un piccolo esempio per chiarire bene la questione: Se un operatore si accinge a una ricerca nell’ambito della medicina, è meglio che questi conosca bene l’argomento. In questo caso è meglio che egli sia anche un medico. Nel caso in cui il radiestesista non fosse un medico, è consigliabile evitare di operare delle ricerche in questo specifico e delicato settore. Una soluzione al problema potrebbe essere quella di operare in collaborazione con un medico esperto. Se mi accingo a prescrivere un rimedio omeopatico con un quadrante specifico, ma non conosco l’omeopatia, facilmente prescriverò dei farmaci errati con conseguente danno per il paziente.
Riassumendo in Radiestesia è risaputo che la competenza dell’operatore è fondamentale per una ricerca più conforme alla verità. Per questo motivo sono stati ideati determinati quadranti che aiutano l’operatore a comprendere se egli è adatto (o meno) a una particolare indagine.

Prima di descrivere ogni singolo quadrante concepito dalla mente dei ricercatori di Cronache Esoteriche, chiariremo un concetto fondamentale su cui è basata la realizzazione dei disegni in oggetto.
Infatti, è bene sapere che ogni quadrante radiestesico realizzato in modo coscienzioso si basa sul cosiddetto «Raggio Fondamentale».

Vediamo di cosa si tratta:

Il «Raggio Fondamentale» (R.F.) è semplicemente la direzione delle radiazioni specifiche in relazione ai punti cardinali. In pratica ogni radiazione ha una sua direzione orizzontale preferenziale di propagazione.

Grafico Raggi Fondamentali radiestesia Hector Mellin

Grafico dei Raggi Fondamentali (R.F.)
secondo il noto radiestesista Hector Mellin.

E’ questo il motivo essenziale per cui i quadranti vanno sempre orientati verso il Nord magnetico.
Queste direzioni di propagazione delle onde vanno valutate da esperti radiestesisti. Ad esempio si è scoperto che le vibrazioni del Nichel hanno un Raggio Fondamentale (e quindi una direzione di propagazione) prossimo al Nord. Il Silicio vibra in direzione Est, l’Argento in direzione Nord-Est, il Piombo ha un Raggio Fondamentale volto verso Ovest, e via dicendo.

Anche le radiazioni dei colori hanno un Raggio Fondamentale. Infatti, il Giallo, l’Arancione, il Rosso, e il Nero (che sono detti «positivi») hanno un R.F. che si estende da Sud-Est sino a Sud-Ovest passando per il Sud. Viceversa l’Indaco, il Viola, il Bianco (detti «negativi») hanno un R.F. che si estende dal Nord-Ovest sino a Nord-Est passando per il Nord.
A Est abbiamo la radiazione del Verde mentre da Ovest proviene l’onda vibratoria del colore Grigio.

Anche le malattie hanno un loro specifico raggio fondamentale. L’Anemia, ad esempio, ha una radiazione che si estende verso Nord, il Cancro a un R.F. verso Sud-Ovest e via dicendo. E così per ogni sostanza, stato psichico o cosa dell’universo.

A questo punto sarà chiaro che ogni singola risposta orientata su un quadrante radiestesico è posta in base al suo raggio fondamentale. Perciò la collocazione di ogni responso sui quadranti è tutt’altro che casuale.

A questo punto descriveremo brevemente ogni singolo quadrante acquistabile on-line cliccando qui.

La speranza e che questi disegni possano essere un valido aiuto per il lavoro del ricercatore serio e coscienzioso.
La natura ha bisogno di essere studiata in ogni sua singola parte senza rigettare nulla affinché la nostra mente possa alla fine raggiungere, dietro l’apparenza delle forme e la molteplicità delle vibrazioni, uno stato di unità fondamentale.
In questo modo la mente del ricercatore abbraccerà ogni cosa con la rapidità di un istante, ossia con la velocità del pensiero.

Il Marchese di Carabà

email: m.dicaraba@libero.it
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