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"Il corpo si serve di molti strumenti; ma del corpo e delle sue membra si serve l’Anima, e l’Anima a sua volta è uno strumento di Dio."
(Plutarco)
(Plutarco)
Divinazione e Magia |
Cosa se ne fa un Mago o una Maga della Divinazione? In realtà la Chiaroveggenza è una parte assai importante della Magia.
Il nostro Nume Tutelare, o Buon Genio, ha in se due aspetti: uno attivo, l'altro passivo.
Nell'immagine sono raffigurati
Edward Kelly e John Dee nell'atto di
praticare la Sciomanzia, ossia una
forma di Negromanzia.
In particolare la Divinazione è di fondamentale importanza poiché il Mago, ancor prima di intraprendere qualsiasi operazione magica, ha bisogno di sapere se fare e cosa fare, in modo tale da avere la certezza assoluta di agire saggiamente.
La sensibilità del Santo Angelo Custode è lo strumento per poter percepire l'Universo con precisione, per analizzare, coordinare e valutare le impressioni dei mondi spirituali.
Perciò il Mago, attraverso la chiaroveggenza, ottiene la conoscenza soprannaturale necessaria per poter seguire una linea di condotta intelligente e che sia in armonia con il Tutto.
Quindi è utile conoscere un Arte Divinatoria (anche se conoscerne più di una sarebbe meglio) per mezzo della quale l'Adepto possa ottenere all'occorrenza ogni indicazione necessaria.
Nella Divinazione le risposte ai quesiti non vengono trasmesse direttamente nella coscienza del Mago o della Maga di turno, ma attraverso un mezzo che in genere consiste in una serie di simboli che verranno interpretati in relazione alla domanda posta.
Dunque esiste un intelligenza spirituale che è contemporaneamente interiore ed esteriore all'Adepto. Tale intelligenza è in grado di rispondere esattamente, ma entro certi limiti, ai quesiti che vengono posti.
Quasi tutte le arti divinatorie sono costituite da una serie di simbologie flessibili che includono ogni idea concepibile. In pratica uno di questi simboli, o più simboli presi insieme, rappresentano un idea specifica.
Ognuno di questi simboli verrà compreso dal Nume Tutelare nello stesso modo in cui lo comprende il Mago.
Per cui l'arte divinatoria costituisce una specie di linguaggio, un ponte tra l'Io Cosciente del Mago e il Buon Genio.
In questo modo sarà possibile stabilire una comunicazione e comprendere i messaggi dai regni dello spirito.
Naturalmente un insieme di emblemi adatto alla divinazione deve costituire una rappresentazione completa dell'Universo, quindi ogni arte divinatoria è assoluta di per se stessa.
Analizzo ora alcuni esempi di sistemi divinatori che possono essere utilizzati dal Mago con profitto, in particolare farò riferimento alle mie mantiche preferite, ossia: Bibliomanzia, Astrologia, Tarocchi, I-Ching e Radiestesia.
D'altronde non è un mistero, ormai il lettore del nostro sito Cronache Esoteriche se ne sarà reso conto.
La Bibliomanzia è un metodo molto interessante e semplice. Esso consiste nell'interrogare un libro inserendo a caso il dito indice della mano destra tra le pagine. Vi sarà perciò l'estrazione di una pagina da interpretare come responso della consultazione.
La Bibbia, l'Iliade, l'Odissea, la Divina Commedia, sono dei testi che si prestano ottimamente per essere utilizzati per tale scopo. Ovviamente qualsiasi libro può essere impiegato, tuttavia è meglio se il testo prescelto, nella sua interezza, possa costituire una riproduzione simbolica completa dell'Universo.
Un altro metodo divinatorio molto utile e molto potente è l'Astrologia.
Quando parlo di Astrologia mi riferisco sempre a quella "classica" che contempla solo i sette pianeti antichi e che è maggiormente affine all'Arte Magica.
Questo sistema è praticamente assoluto, poiché i simboli (ossia i 7 pianeti) impiegati sono realmente esistenti nel Macrocosmo, e per tale motivo presentano una corrispondenza naturale con ciò che matura nella realtà che ci circonda.
Sicuramente il "difetto" dell'arte astrologica consiste nella sua complessità, infatti occorre studiare e meditare vari testi, a cominciare dal Tetrabiblos di Claudio Tolomeo. Oltre allo studio delle tecniche astrologiche occorre anche una buona esperienza per affinare la sensibilità ed il dialogo con il Buon Genio. Tanto più profondo sarà questo dialogo interiore con l'Angelo Custode, tanto più accurata sarà la previsione astrologica. Dunque occorre tanto studio e tanta pazienza, tuttavia assicuro che ne vale veramente la pena.
Nell'immagine è raffigurata la Pizia nel famoso
Oracolo di Delfi, ossia l'oracolo più rinomato
della religione greca risalente al periodo arcaico.
Sempre in ambito astrologico, se si vorrà ottenere una risposta ad una questione specifica, si potrà ricorrere alla così detta "Astrologia Oraria" nella quale viene interpretata la posizione degli astri nel cielo nel momento stesso in cui è formulata la domanda.
I Tarocchi sono un altro sistema divinatorio estremamente preciso e potente costituito da 78 simboli occulti (22 Arcani Maggiori + 56 Arcani Minori) che possono essere combinati in modo sorprendente in un infinita varietà di modi.
Attraverso questo metodo è possibile ottenere risposta a qualsiasi domanda formulata. La particolarità di questa mantica consiste nel fatto che ognuno dei 78 simboli possiede anche un significato artistico che può aiutare il Mago a comprendere più facilmente la risposta, stimolandone le percezioni estetiche.
I Tarocchi sono sicuramente uno strumento notevole in grado di descrivere gli eventi indagati con una sorprendente ricchezza di particolari.
L'oriente poi ci offre l'I-Ching, un sistema divinatorio basato sia sulla matematica, sia sulla filosofia.
Trattasi di una mantica solenne ed elevata che risulta notevolmente adattabile a ogni possibile situazione. Infatti ognuno dei 64 esagrammi di cui è costituito può essere interpretato in modo da rispondere a qualunque tipologia di domanda. Inoltre il metodo è molto semplice e di facile utilizzazione, infatti bastano pochi minuti per assicurarsi una risposta dettagliata e pertinente anche sulle questioni più arcane e difficili.
Infine la Radiestesia, metodo divinatorio che prevede l'utilizzo di un pendolino. Il pendolo può rispondere affermativamente o negativamente a qualsiasi domanda formulata. La difficoltà risiede nell'enunciare la domanda (o una serie di domande) in modo corretto per poter meglio comprendere la questione in esame.
Una variante molto interessante al semplice si/no è l'utilizzo di determinati quadranti radiestesici riguardanti questioni specifiche. Questa aggiunta semplifica la vita del Mago in diverse situazioni, specialmente quando la domanda non prevede una risposta immediatamente affermativa o negativa. Faccio un esempio per intenderci. Supponiamo di voler scoprire qual è il colore preferito di una determinata persona.
Posso fare tutta una serie di domande con il pendolino per scoprirlo (è il Rosso -> Si/No; è il Verde -> Si/No, ecc., ecc.), oppure posso utilizzare un grafico (il Quadrante Radiestesico) laddove sono rappresentati tutti i colori possibili. Il pendolo sospeso su questo grafico oscillerà verso il colore cercato.
Degli Astrologi Arabi Medievali cercano di comprendere
quali sono le cause celesti che hanno determinato un
terremoto.
Li utilizzo a seconda della domanda cui voglio conoscere risposta, infatti un metodo si presta maggiormente ad un certo tipo di indagine, un altro metodo è più adatto ad un'altra indagine, ecc. Talvolta adopero più metodi contemporaneamente per una data questione.
Non c'è una regola prefissata, l'unica vera maestra è l'esperienza diretta.
Nel tempo, nel corso di svariate sperimentazioni, il Mago (o la Maga) acquisisce una sorta di " ".
Grazie alla sua rinnovata sensibilità l'Adepto commetterà pochissimi errori. Dico "pochissimi errori" poiché l'essere umano non è mai immune da eventuali abbagli. Certo, con la pratica le inesattezze potranno essere ridotte all'osso.
Tuttavia per divinare senza errore bisogna essere un Adepto navigato, ed avere una familiarità con il proprio Genio interiore così forte da costituire con esso un tutt'uno indivisibile.
La divinazione rappresenta un magnifico esercizio per affinare la comunicazione con il proprio Nous o Nume Tutelare. Infatti è sufficiente la minima "preferenza personale", la minima convinzione a priori per sviare il Mago dalla verità ricercata.
Se l'Aspirante non avrà eliminato anche il più piccolo barlume di interesse egoistico verso la risposta alla propria domanda, quasi sicuramente influenzerà la responso rincorrendo le proprie inclinazioni personali.
Perciò il Discepolo, attraverso la divinazione, impara a fare piazza pulita degli ostacoli particolari che lo separano dal Dio interiore universale.
Cercare di indovinare con il pendolino i numeri che usciranno al gioco del Lotto in una determinata data e in una specifica ruota senza il minimo interesse per l'eventuale vincita, costituisce un esercizio che spesso consiglio agli Aspiranti alla Vera Magia. Neutralità assoluta, ecco lo stato emotivo in cui il Genio Interiore potrà esprimersi al meglio.
Perciò quando si consulta un oracolo, ci si deve assicurare di non esercitare pressioni su di esso, consciamente o inconsciamente. In caso contrario vi sarà un rifiuto della verità e accadrà che le risposte saranno solo quelle che vorrete sentirvi dire.
In realtà spesso quando un qualsiasi individuo richiede un consulto vuole solo sentirsi dire che è tanto saggio e giusto.
In effetti è molto difficile che una persona segua anche il consiglio più valido del mondo se questo contrasta con le sue intime convinzioni.
La maggior parte della gente è addormentata, non è disposta ad ascoltare la verità anche più modesta che sia in opposizione con il proprio stato di programmazione.
In realtà nessuno chiederebbe un consulto se una "voce interiore" (quella del Nous) non gli dicesse che sta per compiere un errore.
Però quella "voce interiore" verrà messa facilmente a tacere in favore dell'automa.
Perciò chi si cimenta nelle pratiche divinatorie con onestà e sincerità, sforzandosi di proferire la verità anche quando il consultante non vuol sentirla (cioè quasi sempre), dovrà prendere in considerazione tutto questo.
Per cui "no", la vita dell'Indovino coscienzioso non è tutta rose e fiori.
Comunque sia, per l'Aspirante è fondamentale esaminare se stesso alla perfezione, analizzare la propria interiorità emotiva conscia e inconscia fino al punto di assumere un atteggiamento neutrale, ovvero totalmente distaccato dal problema in esame.
Il Mago che pratica la divinazione è come un Giudice, per tale motivo dovrebbe essere al di sopra di ogni possibile contaminazione esterna e pregiudizio.
In ogni caso è impossibile determinare delle regole fisse valevoli per tutti per interpretare i simboli dell'Arte divinatoria scelta. In genere è sempre l'esperienza diretta a fornire al Mago le proprie regole, dopo anni e anni di pratica su diversi consultanti. Anche il così detto intuito può essere affinato con la sperimentazione sul campo. Come sempre non vi è altro modo.
Alcuni Maghi preferiscono eseguire un piccolo rituale di invocazione prima di effettuare un qualsiasi consulto. In genere le entità evocate sono di natura planetaria giacché tutte le questioni mondane sono dominate da uno dei sette pianeti dell'Astrologia Classica. Perciò una domanda sull'ambito amoroso sarà dominata dal pianeta Venere, una sullo stato di salute sarà appannaggio della Luna, una questione legata ai commerci verrà dominata da Mercurio, ecc., ecc. Per tale motivo si invocano le intelligenze che governano le questioni da analizzare, per ottenerne un benefico supporto.
Sicuramente per questioni di natura "spirituale" bisognerà invocare entità più elevate.
Per parte mia preferisco sempre affidarmi al mio Genio Tutelare. Per me è l'unico punto di riferimento che conti veramente pur rispettando le preferenze altrui.
Prima del rituale di invocazione sarà necessario purificare la mente, ciò ha lo scopo di distaccarsi dalla propria personalità mondana e di aumentare la sensibilità necessaria. Perciò qualche minuto di meditazione in cui acquietare e neutralizzare la mente è sempre consigliabile.
Perciò lo stato d'animo necessario alla divinazione dovrà essere il più possibile neutrale, ogni pensiero o sentimento estraneo alla domanda dovrà essere bandito. Inoltre il Mago dovrà abbandonarsi totalmente, anche fisicamente, alla volontà del proprio Angelo Custode o a quella delle entità invocate. Egli dovrà prestare se stesso all'intelligenza che sta intervenendo nel consulto al fine di essere guidato in tutto e per tutto nelle varie fasi della divinazione. Solo in questo modo è possibile ottenere un giudizio libero da ogni possibile limitazione intellettuale e morale.
L'uomo si pone in secondo piano rispetto al divino che esprime il suo giudizio nell'oracolo. Tutto ciò spiega l'essenza del termine "divinazione", poiché trattasi di un "azione divina" nel vero senso della parola.
"Il Gioco dei Tarocchi" - Palazzo Borromeo,
Milano. Il dipinto, fa parte di una serie di
affreschi raffiguranti i giochi di corte.
In effetti le leggi arcane che governano entrambe sono sempre le medesime.
E' importante che il Mago che si cimenta nella divinazione possa interfacciarsi con delle entità spirituali più elevate possibile. Ciò perché le intelligenze spirituali più "alte" sono anche meno propense all'inganno, dunque risulteranno più attendibili.
Per contro un entità angelica molto elevata rifiuterà di occuparsi di questioni estremamente mondane, estremamente materiali e pratiche. Non ci si rivolgerà al presidente della repubblica se si vuol discutere di una multa inferta dal vigile del proprio paese. Piuttosto ci si reca dal sindaco o dal comandante dei vigili. E' una questione di gerarchie.
Perciò bisognerà trovare un compromesso e rivolgersi alle entità più idonee al caso specifico.
Personalmente, come ho già scritto, mi fido solo del mio Santo Angelo Custode, solo a Lui mi rivolgo quando ho bisogno di eseguire una sessione divinatoria. Ritengo che colui che ha la possibilità di colloquiare con il proprio Nous ha già tutto ciò che gli occorre. Non servono altre entità.
In effetti il Mago che non ha ancora avuto accesso alla conoscenza e conversazione con il Buon Genio va spesso incontro a delusioni di ogni genere, anche nell'arte divinatoria.
Alcuni ritengono che l'Angelo Custode vada consultato solo per questioni degne ed elevate e giammai per tutte le problematiche mondane.
Secondo me le cose stanno diversamente. Ritengo infatti che il Nous sia il Supremo Mediatore tra l'Alto ed il Basso che tutto abbraccia, tutto comprende e niente trascura.
Esso è come il Sole che nutre tutte le creature della Terra, sia le "buone e giuste" sia le malvagie. Egli conosce bene le debolezze umane ma anche i nostri punti di forza, nulla però è abbandonato. Il Nostro Nume Tutelare ci guida in tutto e per tutto, anche nelle situazioni quotidiane e nelle vicissitudini della vita, dunque non rifiuterà di occuparsi ugualmente di problematiche assai mondane, materiali e concrete.
Certamente bisognerà evitare qualsiasi abuso, evitare cioè di effettuare dei consulti su questioni illecite, o su argomenti che riguardano semplicemente il soddisfacimento di un capriccio o di una curiosità sterile e vana.
La Magia e la Divinazione non sono giocattoli, o passatempi da salotto, e neppure il nostro Buon Genio o Agatodemone.
Mi soffermo un attimo su eventuali errori di valutazione. E' assodato che l'Arte divinatoria non è infallibile, gli errori dipendono esclusivamente dal Mago o dalla Maga che non riescono sufficientemente a mettere da parte se stessi per far posto alla Divinità interiore o a quella invocata per la bisogna.
Una delle leggi comuni all'arte divinatoria e alla magia è la seguente: nell'Universo non vi è nulla che non influenzi ogni altra cosa, in un modo o nell'altro, tanto che un battito d'ali d'una farfalla in Brasile potrebbe causare un tornado nel Texas.
Ogni elemento Microcosmico si riverbera nel Macrocosmo, e viceversa.
Perciò in Natura ogni fenomeno apparentemente casuale è collegato sia alla mente umana, sia con l'intera struttura dell'Universo in modo che l'osservazione e l'interpretazione di una situazione ci permette di valutare tutte le cose del Cielo e della Terra.
Tuttavia se l'Indovino è disgiunto dalla propria scintilla di divinità, la sola che permette la vera intuizione, nulla potrà vedere. La chiaroveggenza diverrà una chimera.
Ovviamente tutto ciò non ha nulla a che fare con la razionalità e con la scienza profana. La divinazione funziona, ma ciò potrà dircelo solo la nostra esperienza pratica sul campo e la nostra intima intuizione.
L'intuito non è razionalizzabile e tuttavia è il solo modo che ha il Spirito di comunicare con l'essere umano.
Solo quando il Mago riesce a sintonizzarsi sulla "Frequenza del Cuore" può ascoltare la voce degli Dèi.
Il Marchese di Carabà
email: m.dicaraba@libero.it
L'industrie et le savoir-faire valent mieux que des biens acquis
email: m.dicaraba@libero.it
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