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«Sono sotto lo scudo
Della generosa Brigit ogni giorno;
Sono sotto lo scudo
della generosa Brigit ogni notte.
Sono protetto
Dalla Levatrice di Maria,
Ogni alba e ogni tramonto,
Ogni notte e ogni giorno.
Brigit è la mia compagna,
Brigit è l’ispiratrice delle mie canzoni,
Brigit è la mia aiutante,
è la migliore delle donne, la mia guida fra tutte le donne.»
Della generosa Brigit ogni giorno;
Sono sotto lo scudo
della generosa Brigit ogni notte.
Sono protetto
Dalla Levatrice di Maria,
Ogni alba e ogni tramonto,
Ogni notte e ogni giorno.
Brigit è la mia compagna,
Brigit è l’ispiratrice delle mie canzoni,
Brigit è la mia aiutante,
è la migliore delle donne, la mia guida fra tutte le donne.»
Antica preghiera di invocazione a Brighit delle
Highland (regioni montuose) scozzesi
Highland (regioni montuose) scozzesi
Celebrare Imbolc |
Con Imbolc, detta anche Festa delle Candele o Candelora si celebrano il ritorno della luce, la rinascita e la fertilità.
Antichissima festa celtica, Imbolc è il momento in cui le forze della natura si risvegliano e riattivano, perciò con la sua celebrazione anche noi risvegliamo i nostri sensi che durante l’inverno si erano assopiti.
Presso i Celti essa è consacrata a Brigit, la Triplice dea, è una delle feste dette "festa del fuoco" perché si festeggiano attorno ai falò rituali.
Infatti il fuoco è simbolo di luce e di purificazione, di sostentamento e di fecondità. Esso rappresenta il Dio che feconda la Dea, l’energia maschile e quella femminile che si incontrano per dare origine alla vita.
I riti che si compiono in questi giorni sono volti all’osservazione della natura e del suo risveglio e sono simbolici del sole tiepido, della pioggia che nutre la terra e della trasformazione interiore.
Vi presentiamo di seguito, tutte le informazioni necessarie a celebrare questo momento dell’anno.
Divinità da onorare
Nel culto irlandese di Imbolc, o Festa di mezzo inverno, le divinità coinvolte sono: Brighit, rappresentata spesso come tre sorelle (fanciulla vergine, madre feconda e vecchia) ovvero le tre manifestazioni e fasi della natura. il nome Brighit viene dal gaelico «Brig» che vuol dire «Potente e Ispirata», Brighit infatti, é la potente Dea del cambiamento, la trasformazione, la divinazione, la poesia e tutto quanto ha a che fare con l’ispirazione.
Raffigurata come un serpente verde, la dea incarna la Natura che ritorna alla vita dopo la morte invernale giovane, rigenerata e pura.
In epoca cristiana Brighit รจ divenuta Santa Brigida ed ha conservato tutti i suoi attributi, ovvero il fuoco, l’acqua, il grano, il serpente (a volte raprresentato da un bastone), la croce di Brighit e il mantello di colore verde.
La divinità maschile che presiede a questa festa è il dio Kernunnos, divinità antichissima, venerata anche in Italia dalla popolazione Camusa, egli rappresenta il Sole ma anche le forze primordiali della natura che si risvegliano e fecondano la Dea.
Nella tradizione di Roma antica (o dei Gentili), invece, la festività porta il nome di Lupercalia ed è consacrata a Giunone e al dio Fauno.
Giunone è la moglie e madre per eccellenza, secondo la leggenda ella ridiede alle donne romane, divenute tutte improvvisamente sterili, la fertilità, grazie ad un rito e un sacrificio fatto in suo onore, in seguito ripetuto ogni anno durante i Lupercali.
Per questo motivo, proprio come Brighid, Giunone rappresenta la Natura e la Fertilità, mentre Fauno Luperco, il dio romano metà uomo e metà cervo, rappresenta, come Kernunnos, l’energia maschile fecondante.
Infine, per chi seguisse la stregoneria italiana, questo giorno è legato alle figure di Gesù Bambino, sole nascente e vivificante e la Madonna, madre e sposa divina e per questo Madre Terra feconda.
Preparazione della casa:
Dopo il lungo letargo invernale, ecco che con Imbolc l’energia divina e vivificante del dio e della dea si risvegliano e si apprestano ad entrare nelle nostre case e nelle nostre vite, è dunque necessario preparare la casa ad accoglierli.
Per prima cosa, qualche giorno prima di Imbolc, sarà bene fare le "grandi pulizie", per purificare la casa delle energie stantie, perciò battete i tappeti, lavate le tende, pulite i lamapadari, ecc.
Rappresentazione del dio Cernunnos,
Età del Ferro, VI sec. A.C. incisione Camusa
Parco Museo Dei Massi di Cemmo
A questo punto la casa è pronta per essere vestita per il Dio e la Dea!
- Avvolgete le tende con nastri marrone e oro perché rappresentino l’incontro fra la Terra e il Cielo;
- decorate la casa con candele bianche e vasi di fiori bianchi. Appendete qua e là pentacoli in creta dipinti con colori chiari e luminosi oppure di verde e rosso colori della Dea Madre e del Dio Solare.
Infine purificate con una fumigazione di incenso e verbena.
Allestimento dell’altare:
Secondo le dimensioni, la collocazione del vostro altare e le vostre possibilità ponete sull’altare, o dietro di esso, una statua o un’immagine che rappresenti la coppia sacra di Imbolc (Brighid/Kernunnos; Giunone (o Afrodite)/Fauno; la Madonna/Gesù Bambino e così via).
Ricordate che i colori tradizionali di questa festa sono il bianco, simbolo della coperta di neve che ancora ricopre la Terra, il rosso simbolo del Sole nascente e il verde che simboleggia la nuova vegetazione e, per estensione, la germinazione della nuova vita.
In alcune tradizioni il rosso è collegato con il sangue della vita. Decorate perciò il vostro altare con un panno bianco, coperto da una fascia di colore rosso. Ponete candele verdi in candelabri color oro oppure con forme e simboli solari.
Ricordate che l’altare deve riflettere il più possibile il tema di questo Sabbat, presagio della Primavera, perciò vestitelo di vasi con fiori primaverili come i tulipani, i narcisi i bucaneve ecc.
Una cosa molto carina è porre sull’altare un vaso di terra nel quale avrete piantato il seme di un fiore o un bulbo che sbocceranno in primavera. Questa offerta vi connetterà con la Dea e con la particolare frizzante energia tipica i questo periodo.
Accudendo il fiore voi stessi potrete impersonare la dea o il dio nella gestazione della nuova vita.
Brighid ha come attributo una particolare croce fatta di grano ancora verde; anche Santa Brigida reca in mano lo stesso simbolo.
Se non riuscite a procurarvi la croce di Brighid potete sostituirla con un’altra croce qualsiasi posta a destra dell’altare.
Riportiamo di seguito un piccolo elenco di altri oggetti e simboli della Madre Terra adatti ad arredare sia il vostro altare sia la casa e la tavola per Imbolc:
- Calderoni o calici - Brighid è spesso collegata a pozzi sacri e corsi d’acqua;
- Una piccola incudine o martello - Brighid è la dea dei fabbri;
- Una bambola Brighid in paglia oppure una ciotolina con del grano o del mais;
- Immagini o simboli degli animali sacri a questa festa, come mucche, pecore, cigni, serpenti, attribuiti a Bright, pavoni, sacri a Giunone, capre e cervi sacri a Kernunnos e Fauno e infine orsi e lupi, animali simbolici delle forze primordiali;
- Un libro di poesia, o una poesia, meglio se scritta da voi - Brighid è la patrona dei poeti;
- Una fata - in alcune tradizioni, Brighid è la dea delle fate;
- Erbe medicinali poiché Brighit è una Dea spesso collegata a riti di guarigione
- Un piccolo fuoco o una fumigazione dentro un piccolo calderone o braciere;
Bagno purificante di Imbolc
La Dea Madre esce dalle viscere della Terra rigenerata e purificata, per questo Imbolc è la festa della purificazione, vi suggeriamo un bagno purificatore durante il quale potrete rigenerare le vostre energie psichiche, fisiche e spirituali.
Riempite la vasca da bagno di acqua calda, e scioglietevi un cucchiaino di miele d’arancio, tre gocce di olio di verbena, un quarzo ialino e un’ ambra.
Accendete le tea-light bianche e verdi, la fumigazione d’incenso, mirra e verbena, immergetevi nell’acqua e visualizzate la Dea Brigit (o la divinità a voi più congeniale) che vi purifica e rigenera.
Sentite la Dea che vi accoglie nel suo ventre, abbandonatevi a lei, lasciate morire in voi tutto quanto durante questo inverno è stato dolore, buio, paura, egoismo, sentite la nuova energia che nasce in voi, la luce del nuovo sole che Brighit vi pone nel petto e rinascete purificati e benedetti alla fine del bagno.
La cena
Il carattere principale delle feste è la socialità. I giorni festivi sono l’occasione per condividere momenti di gioia con i nostri cari. Ma anche se decidete di trascorrere Imbolc da soli ricordate che il cibo è un simbolo importate in questa festa, presagio del Tempo del Raccolto, perciò la cena può essere un rito sacrificale e propiziatorio per l’abbondanza che chiediamo agli dei durante il nuovo anno.
In effetti era questa la ragione dei fasti gastronomici organizzati anticamente durante le feste.
Coprite la tavola con una tovaglia bianca, magari decorata con dei fiori oppure con il bordo verde e abbellitela con un centrotavola realizzato con foglie verdi o grano, fiori e candele verdi, bianche e dorate o rosse.
Se siete degli amanti delle tavole ben apparecchiate potete usare delle conchiglie come segnaposto.
La tradizione francese vuole che questo sia il giorno delle crepes cucinate in tutte le maniere, oppure potete preparare piatti primaverili come il risotto alle rose o il budino di riso con violette e altri piatti preparati con fiori commestibili.
Quando tutto sarà pronto e gli ospiti saranno riuniti attorno al tavolo benedite la mensa con questo rituale, dopo di che godetevi la cena.
Benedizione della mensa
Prendete ill sale, la farina, il miele e il vino che avrete preparato precedentemente in una ciotolina e poneteli a tavola, uno per volta, pronunciando la benedizione corrispondente.
Accendete le candele e pronunciate la seguente orazione:
«Grande Padre del Cielo, Amata Madre della Terra
benedite questa mensa.»
Ponendo il sale a tavola dite:
«Che il potere del sale dia sapore ad ogni cibo.
Che il convitto sia nutrimento per il corpo e l’intelletto.»
Per la farina:
«Il sacrificio del grano porti abbondanza su questa mensa
poichè v’è ricchezza e prosperità ov’è l’amore.»
Per il miele dite:
«Il dono delle api renda dolce la conversazione
la sua luce ambrata ispiri gli animi;»
Per il vino:
«Messaggero di Bacco, porta in tavola leggiadra allegria!
Scaccia i cattivi pensieri, profondi gioia nei calici e nei cuori!»
«Così sia.»
Ovviamente potrete utilizzare il rituale tutte le volte che avrete una cena o un pranzo per voi particolarmente importanti.
Il dopo Cena
Come tutti i Sabbat, Imbolc è un giorno perfetto per la divinazione, perciò praticatela per conoscervi meglio.
Se avete un giardino o un balcone con delle piante, recatevi lì con una ciotolina di latte con il quale nutrirete la terra, quindi tracciate nella terra i simboli del Dio e della Dea e chiudeteli in un cerchio tracciato in senso orario e dite:
«Risplenda la Luce del vostro Amore per rischiarare le tenebre. Guidate la primavera verso la fioritura, quando voi sarete perfettamente uniti nell’amore, sempre piu’ intenso della luce sarà il bagliore».
Benedizione delle candele.
Imbolc è chiamata anche Candelora o Festa delle Luci, infatti con essa si celebra il ritorno della luce, per questo motivo è usanza benedire le candele che saranno usate durante l’anno.
Ecco un rito di consacrazione appropriato all’occasione.
Stendete sul vostro altare le candele che adopererete durante l’anno, quindi accendete una candela bianca naturale, intingete le dita della mano destra in olio santo al Muschio Bianco e tracciando tre volte una croce sulle candele benedicendole in questo modo:
«Io (dite il vostro nome sacro) vi benedico creature del fuoco, di luce e di cera. Siate strumento al servizio dell’Armonia, così sia.»
Riponete le candele in un grande scatolo, distese in forma di spirale, ricopritele con dell’Edera fino a che questa non sarà secca e con un panno verde per il resto dell’anno.
Festa della rinascita
Imbolc è anche la festa della rinascita e la trasformazione, il momento ideale per cominciare un nuovo ciclo del nostro cammino spirituale.
In un certo senso ciascuno di noi rinasce dopo la morte sperimentata a Samhain e il passaggio per l’oltretomba di Yule, perciò questo è il momento migliore per iniziare il nostro cammino di uomini e donne nuove.
Possiamo celebrare la nostra rinascita con una meditazione appropriata oppure con piccoli rituali volti a sbarazzarci delle nostre vecchie abitudini, idee e lati del nostro carattere che pensiamo vadano migliorati.
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