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«Le pietre sono maestri muti, esse fanno ammutolire l’osservatore, e il meglio che si impara da loro non si può comunicare.»
(Johann Wolfgang Goethe)
(Johann Wolfgang Goethe)
Pietre del Cartomante |
Ho accolto con gioia l’invito dell’amministratrice di Cronache Esoteriche a scrivere un pezzo sui cristalli che possono essere aiuto ad un cartomante o ad una persona che si dedica alla divinazione in genere (con rune, I-Ching, oracoli e qualsiasi altro strumento).
In questo articolo andrò ad affrontare tre aspetti: i cristalli che possono migliorare le capacità medianiche, quelli che possono proteggerci da influenze non gradite durante le letture ed infine quelli che posso disporre nell’ambiente dove accolgo i clienti per farli sentire a loro agio e a loro volta protetti da influssi non voluti.
E’ mia intenzione prendere in esame pietre efficaci ma al tempo stesso abbastanza facili da reperire e che tutti ci potremmo permettere, tralasciando quindi le mode del momento e senza tirare fuori pietre particolarissime e rare che spesso non sono più efficaci di altre più conosciute.
Cristalli per migliorare le capacità medianiche.
Pietre e cristalli con questa funzione se ne possono annoverare molti. In generale tutte le pietre trasparenti e quelle con sfumature cangianti hanno il potere di catturare e trasformare rispettivamente i colori che compongono la luce: capacità che, per affinità, le rende adatte scomporre, semplificandole, e a trasmetterci le vibrazioni più alte della saggezza universale.
I cristalli più comunemente associati alle capacità medianiche nonché i più semplici da reperire sono certamente l’adularia (o pietra di luna), l’ametista ed il quarzo ialino. Quest’ultimo svolge al meglio questa funzione di apertura ai messaggi dai mondi superiori nel suo habitus di quarzo canalizzatore o channelling (la sua faccia più larga è un eptagono e la sua esatta opposta invece un triangolo) il cui nome ci rende conto della sua funzione. Anche i quarzi che contengono un arcobaleno possono risultare ottimi in questo campo specie se siamo alle prime armi. Nei cristalli che ospitano un arcobaleno infatti la luce viene catturata e scomposta nei suo colori costituenti, così similmente i messaggi divini vengono «digeriti» e scomposti prima di esserci trasmessi, risultando così di più immediata comprensione. Questo tipo di quarzo può essere di grande aiuto a chi è alle prime armi.
Un’altra pietra con un’ottima funzione di apertura ai messaggi delle guide spirituali e soprattutto dalle intelligenze angeliche, quindi particolarmente adatta a chi si affida a queste entità nelle sue letture, è l’apatite: una pietra di cui pochi ricordano anche questa funzione. La sua varietà più utile alla divinazione è quella blu, scientificamente denominata fluoroapatite.
Di recente scoperta ed ottima per portare la mente in uno stato di grande apertura e ricettività è la pietra nebula che però, va detto, non è di comunissimo reperimento. Ha inoltre un difetto ovvero quello di aprire la mente cosciente ai messaggi senza prima averla acquietata, producendo non di rado una sensazione di confusione. Mi spiego: le pietre finora elencate ci mettono in uno stato di calma ed ascolto, producono un silenzio interiore grazie al quale riusciamo a sentire ciò che sta oltre la nostra mente cosciente mentre la pietra nebula spinge la mente in toto in uno stato di «caos creativo» in cui essa non è silenziata ma viene piuttosto affiancata da migliaia di altre voci col risultato di avere una moltiplicazione di idee ed emozioni che possono farti sentire sopraffatto. È perciò un supporto consigliato a persone dalla mente ordinata e dal temperamento tendenzialmente tranquillo. Sicuramente non è una pietra adatta a principianti.
Questo è un difetto condiviso in parte anche dal quarzo canalizzatore sopra citato sebbene sia di solito più blando e gestibile.
Anche la Shattuckite è una pietra annoverata fra i supporti per aprire al contatto con le guide superiori ma si tratta di una pietra più recentemente scoperta e su cui non si sa ancora moltissimo dato che poco ci è stato trasmesso dalla tradizione. Inoltre, rispetto a quelle già annoverate è di più difficile reperimento e più costosa.
Vorrei aprire ora una parentesi su un problema che può riscontrarsi nel corso di una seduta divinatoria.
Può succedere che, una volta aperti alla comunicazione, i lettori possano faticare a riordinare i concetti che arrivano e trasmetterli in ordine logico al cliente, il quale, non di rado, può trovare un po’ criptica la verbalizzazione dei messaggi divinatori o confusionaria l’esposizione delle conclusioni a cui il lettore è arrivato. Ciò ha come risultato che il soggetto possa non comprendere appieno il consiglio che la saggezza dell’Universo sta cercando di inviargli. Se come lettori notate a volte di andare in confusione e di faticare a schematizzare e trasmettere ordinatamente i messaggi che vi arrivano, potrebbe esservi di grande aiuto la fluorite viola che, col suo reticolo cubico, poggiata sul terzo occhio sa incanalare ordinatamente nozioni e messaggi nella mente conscia.
L’autore Michael Gienger riporta inoltre come utile a questo medesimo scopo anche l’acquamarina.
Tutti questi cristalli possono essere portati addosso durante le letture ma la cosa migliore sarebbe meditarci, ponendoli sul 6°chakra, prima dell’inizio delle sedute.
Vorrei a questo punto aggiungere anche la selenite a questo elenco in quanto, anche se non amplifica strettamente le capacità medianiche, può comunque migliorarle come effetto collaterale della sua proprietà di calmare la mente e ripulirne i canali comunicativi. La selenite ci aiuta a shiftare la nostra attenzione da ciò che sono le problematiche quotidiane verso i regni del subconscio e delle immagini simboliche, conducendoci in uno stato di meditativo adatto alle sedute di lettura. Meditare con la selenite può essere un ottimo modo per prepararci prima di ricevere un cliente.
Va detto infine che, una volta trovato il cristallo con cui vi sentite di lavorare al meglio, potete aumentarne l’efficacia con un piccolo rituale di dedicazione al vostro spirito guida, al vostro angelo custode o comunque a qualsiasi entità vi guidi nelle vostre divinazioni. Se siete interessati, potete leggere come farlo in semplicità nella mia nota: dedicare un cristallo al proprio angelo o spirito guida.
Cristalli per proteggersi dalle influenze esterne.
Come certamente molti lettori avranno già sperimentato, una seduta divinatoria può essere un’esperienza piuttosto intima e di grande scambio emotivo. Il collegamento empatico col cliente è indispensabile a canalizzare efficacemente i messaggi che possano guidarlo nella sua evoluzione verso il suo massimo bene ma è noto anche che, tramite questo collegamento, vi può essere scambio di energie non volute e negatività da entrambi i lati. Per questo è peraltro molto importante non effettuare letture quando non siamo in buono stato psicofisico: ci risulterebbe infatti difficile o addirittura impossibile comunicare adeguatamente con le guide ed i messaggeri spirituali e in più potremmo passare al cliente energie per lui tossiche, oltre ovviamente a rischiare di assorbirne da lui più facilmente.
Anche quando siamo in perfetta forma comunque, col collegamento empatico è facile assorbire delle negatività.
Vi sono moltissimi metodi per proteggersi e ripulirsi.
Il regno minerale in particolare ci offre diverse pietre che possono aiutare a schermarci, a chiudere i canali comunicativi evitando di restare con la testa fra le nuvole ed aperti all’entrata di tossine eteriche nonché a ricollegarci alle energie terrestri dopo le letture, scaricando appunto nella terra quanto possiamo aver accumulato affinché questi eccessi energetici vengano trasmutati.
La prima e più usata è certamente la tormalina nera: eccellente per rimuovere le negatività a tutti i livelli. La si può usare come tale oppure nella sua forma in combinazione col quarzo ialino: insieme formano il quarzo tormalinato o quarzo tormalinico. Consiglierei questa specifica forma in modo particolare alla fine di una seduta in cui è emersa molta tristezza e/o molto rancore e l’operatore, oltre a ripulirsi da tale pesantezza, ha anche bisogno di riportare un po’ di luce nel suo cuore.
Con la stessa funzione ma di più recente scoperta e divenuta immediatamente di gran moda è la shungite: supporto certamente valido ma di più difficile reperimento (per quella di buona qualità almeno) ed in generale più costosa.
Infine se la seduta è stata particolarmente impegnativa ed il lettore avverte magari anche qualche sintomo fisico come giramento di testa, stanchezza o addirittura sonnolenza, la pietra migliore per fare pulizia e rienergizzarsi è certamente l’ematite.
Anche la selenite, già citata prima, è una pietra annoverabile come supporto per ripulire le nostre energie. Essa aiuta a resettarci su energie a frequenze elevate, sollevando il cuore e la mente alla fine di una seduta di guarigione o di una lettura. Questo ha come effetto la riapertura dei canali comunicativi eterici e l’espansione della coscienza. Può essere quindi usata sia all’inizio, come dicevo prima, che alla fine di una seduta.
Ho fin qui preso in esame cristalli con cui condurre una breve meditazione a fine seduta ma quali pietre possiamo portare addosso finché leggiamo per proteggerci?
Una pietra che funziona molto bene contro il vampirismo psichico, il più delle volte involontario, che il cliente può mettere in atto contro di noi è la labradorite che vanta anche il notevole pregio di guidarci al di là delle apparenze e delle sovrastrutture egoiche. Questo esplica una duplice azione: facilita la comunicazione con le guide che cercano di contattarci dall’altro lato del velo di Maya e permette di vedere oltre gli inganni e le maschere che il soggetto può costruire, spesso senza rendersene conto, per proteggersi da realtà scomode, rendendo difficile per noi capire cosa davvero voglia sapere e cosa gli serva conoscere del e per il suo futuro.
Uno splendido cristallo da indossare per sentirsi calmi e liberi dalle influenze esterne, mantenendo la mente libera e volenterosa di conoscere e trasmettere la verità, è lo zaffiro.
Un ciondolo in labradorite aiuta a
difendersi dal vampirismo psichico,
spesso involontario, esercitato da
alcuni consultanti.
Ultimo presidio che vado ad analizzare per la protezione del lettore è l’intramontabile drusa di ametista: è tradizionalmente posta con le sue punte splendenti rivolte verso la porta d’entrata di una stanza per permettere a chiunque vi entri di lasciare fuori la sua «spazzatura emotivo-energetica». Entriamo così nel terzo ambito che voglio andare ad analizzare in questo scritto.
Pietre per rendere confortevole l’ambiente di lettura.
Per cominciare, l’ideale sarebbe ottenere una analisi del nostro studio o comunque dello spazio in cui operiamo le nostre letture da parte di un radioestesista per evidenziare eventuali criticità da neutralizzare ed evitare di disporre il nostro piano di lavoro su un nodo geopatogeno.
Nel caso vengano individuate zone di bassa energia all’interno di una stanza, esse possono essere facilmente purificate e poste in compenso disponendovi una famiglia di quarzo ialino.
Oltre alla sopra citata drusa o geode di ametista che ha più che altro uno scopo difensivo, vi sono molte pietre che possono rendere energeticamente pulito e confortevole un ambiente con le loro vibrazioni.
La maestra Judy Hall raccomanda l’uso delle sfere di quarzo citrino per tenere un ambiente non solo libero dalle negatività ma francamente positivo: un ambiente accogliente in cui non ci si senta giudicati e non ci si debba vergognare di nulla.
In effetti il citrino è un grande catalizzatore di luce e la sua energia è marcatamente solare. È bene averne in una stanza soprattutto quando si sa che si stanno per incontrare persone molto timide ed ombrose oppure persone che stanno vivendo un momento di tristezza.
Per mia personale esperienza, posso dirvi che la stessa funzione può essere svolta anche dalla cosiddetta calcite stellare: una variante di calcite gialla originaria del nord America che forma grossi cristalli a punta di uno stupendo colore mielato. Esiste anche una variante rossastra ma quella può essere più utile al lettore come pietra di fine seduta per rienergizzarsi (similmente all’ematite come spiegato in precedenza). Mi permetto però di segnalarvi che si tratta di una pietra non troppo economica né comunissima da trovare nei negozi.
Altri suggerimenti più mirati per operare e mantenere la pulizia eterica di un ambiente usando i cristalli e non solo, li potete trovare nella nota Purificazione cristallina e non solo di un ambiente.
Vorrei fare menzione in questa sezione del mio scritto anche a quarzo rosa e sodalite: capaci di emettere nell’ambiente un’energia amorevole che spinge il soggetto ad aprirsi, rilassarsi e a comunicare apertamente con il lettore, oltre a proteggere l’emotività del lettore stesso e a migliorarne le abilità comunicative.
Splendidi da spargere in un ambiente come piccoli fari di luce e di positività sono infine i geodi contenenti cristalli di quarzo. In genere sono geodi di agata o calcedonio di colore bianco, bruno o azzurrino che, sopra il minerale principalmente costituente, presentano uno strato di minute punte di quarzo ialino e spesso contengono anche qualche particella nera di carbone. Essi sono piccoli scrigni in cui la natura pone il suo tesoro di energia positiva in una forma grezza molto pura e se ne trovano facilmente in commercio esemplari di piccole dimensioni: economici e pratici da disporre in una stanza.
Quanto alla disposizione, in generale se decidiamo di mettere dei cristalli in una stanza per farci avvolgere dalla loro energia, la soluzione migliore è quella di formare un cerchio all’interno del quale vengano compresi cliente e lettore in modo da godere della stessa buona energia.
Se non si può proprio formare un cerchio, i cristalli possono essere messi in corrispondenza dei quattro punti cardinali (sarebbe l’ideale) o, perlomeno, agli angoli della stanza.
Per scegliere in che modo disporli, possiamo usare l’associazione direzione-elemento-cristallo dato che ogni cristallo può essere associato ad un elemento. Una buona classificazione in merito è stata fatta dall’autore esoterista Scott Cunningham.
In alternativa, possiamo seguire un’analoga classificazione operata però con le regole del Feng-Shui se siamo esperti di questa disciplina.
Chiudo con una precisazione finale: sarebbe bene pulire spesso le pietre che indossate durante le letture, anche fra una lettura e l’altra se ne sentite la necessità e comunque sempre alla fine di una giornata di sedute. Similmente vanno pulite spesso anche quelle che usate a scopo difensivo e quelle per scaricare le energie pesanti. Le pietre scure in particolare come la tormalina nera ma anche l’ematite sono molto assorbenti e quindi necessitano di una costante manutenzione per funzionare al meglio.
Quanto alle pietre che disponete nell’ambiente, certo esse sono in contatto meno diretto con voi ed i vostri clienti e molti autori definiscono alcune di quelle che vi ho consigliato «auto purificanti». In particolare la drusa di ametista, le famiglie di quarzo ialino e le sfere di citrino godono di questa fama ma posso dirvi per esperienza che ogni tanto tutti i cristalli necessitano di pulizia energetica.
Non assumete mai che una pietra possa essere messa su un mobile e dimenticata: sono entità vive, possono accumulare traumi e sentirsi abbandonate. Ricevere amore ed attenzioni le rivitalizza e, come qualsiasi essere vivente, ogni tanto tutte ne hanno bisogno. Anche il semplice gesto di spolverarle ed il purificarle con una fumigazione di salvia bianca sono semplici pratiche che rafforzano il nostro legame con loro.
Esse sapranno ricambiare la vostra gentilezza, fornendovi tutta l’energia di cui avrete bisogno durante le vostre letture.
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