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«Quando voi guardate l’acqua, l’acqua guarda voi. E non solo questo; l’acqua percepisce quello che pensate, il panorama del vostro cuore, la vostra radiazione».
Masaru Emoto
L’Acqua e l’Orgonite |
Gli interessanti studi di Masaru Emoto condotti sui cristalli d’acqua hanno fondamentalmente cambiato il modo di vedere e percepire la realtà che ci circonda.
Due cristalli a confronto.
Nella foto in alto si vede un
cristallo armonioso ottenuto
con acqua alla quale erano
state mostrate parole di
benevolenza. Sotto, invece,
un cristallo dato da un’acqua
impregnata di parole d’odio.
Ebbene il nostro Emoto, «lo scienziato dell’acqua» (come ama definirsi), ebbe l’idea di «mostrare» al fluido in oggetto parole e frasi scritte su foglietti attaccati all’esterno del contenitore di vetro. Le parole riportate erano ad esempio «amore», «gratitudine», «grazie», «pace», «non c’è speranza», «disperazione», ecc. L’acqua era poi congelata e i cristalli ossevati con un microscopio.
Il ricercatore si rese ben presto conto che l’acqua, esposta a parole positive e ricche d’ottimismo dava (una volta congelata) dei bei cristalli simmetrici e armoniosi, viceversa dell’acqua cui erano state mostrate parole negative, d’indifferenza e che esprimevano un pensiero pessimistico, formava dei cristalli disarmonici, asimmetrici e addirittura incompleti.
Lo scienziato giapponese eseguì anche altri esperimenti dello stesso genere provando a «far ascoltare» all’acqua della musica di tipologie differenti. Notò che l’acqua, esposta ad una musica rilassante una volta congelata formava bei cristalli, al contrario una musica frenetica dava come risultante dei cristalli brutti e imperfetti.
In altre parole e riassumendo, Emoto scoprì che l’acqua è un liquido estremamente influenzabile poiché reagisce alle vibrazioni cui è sottoposto. Se è sottoposta a vibrazioni positive ed elevate, avrà un’impronta benefica osservabile nei suoi cristalli dopo il congelamento che saranno simmetrici e perfetti. In caso contrario, ossia con vibrazioni negative e basse, mostrerà cristalli deformi. Si potrebbe dire che la bellezza dei cristalli d’acqua è proporzionale all’esperienza che l’acqua ha provato.
Sfruttando questa sensibilità del fluido in oggetto e la sua capacità di «memorizzare le esperienze» abbiamo pensato di eseguire degli esperimenti esponendo l’acqua alle vibrazioni di energia sottile emesse dalla nostra Orgonite. Purtroppo, allo stato attuale, non disponiamo di un microscopio per osservare i risultanti cristalli dell’acqua solida, tuttavia, come si vedrà nelle seguenti gallerie fotografiche, già ad un livello macroscopico è possibile osservare delle nette differenze tra l’acqua solidificata con esposizione alle vibrazioni orgoniche e quella «non esposta». In pratica è come se l’acqua fosse in grado di registrare ed immagazzinare l’«impronta dell’orgone» per poi manifestarla nella sua «struttura cristallina» ottenuta con il congelamento.
Questi esperimenti ci interessano da vicino poiché, come osserva lo stesso Masaru Emoto, l’uomo è fatto prevalentemente d’acqua. Perciò possiamo concludere che anche la nostra acqua personale e interore subirà il medesimo influsso vibrazionale che l’Orgonite conferisce al ghiaccio.
Prima di procedere è bene formulare qualche precisazione sulle prove effettuate:
- Gli esperimenti sono stati condotti con dell’acqua di sorgente che ha subito una «bidistillazione», ciò perché v’è la necessità che il liquido sia il più puro possibile. La presenza di sostanze estranee disciolte (come ad esempio cloro, calcio, magnesio, ecc.) rende il congelamento meno omogeneo deformando le strutture interne del ghiaccio.
- Abbiamo cercato di influenzare l’acqua il meno possibile con i nostri pensieri, evitando attese, aspettative e ogni forma di pregiudizio mentale. In pratica abbiamo cercato (per quanto possibile) di «mantenerci neutrali» consapevoli del fatto che le vibrazioni del pensiero possono influenzare il risultato.
- Il più delle volte l’acqua degli esperimenti è stata dapprima congelata senza l’influsso dell’Orgonite, quindi scongelata e infine ricongelata con l’Orgonite. Naturalmente in questi tre passaggi è stato usato il medesimo contenitore.
- L’Orgonite, l’acqua e annesso contenitore di vetro sono poste insieme nel congelatore. In questo modo l’acqua può impregnarsi delle «radiazioni orgoniche» per tutto l’arco di tempo in cui avviene la solidificazione.
- Durante il congelamento abbiamo rivolto la «punta positiva» dell’Orgonite nella direzione dell’acqua. Ogni Orgonite ha, infatti, una porzione che irradia energia positiva (Maschile, Yang) e una che emana energia negativa (Femminile, Yin). Da un esame radiestesico (cioè con l’ausilio di un pendolo) è possibile verificare la polarità di ogni Orgonite. Un moto rotatorio destrorso indica, di solito, una vibrazione positiva.
Esperimento 1:
Acqua congelata senza Orgonite, poi scongelata e infine ricongelata con Orgonite
Commento: Nella prova effettuata si nota una notevole differenza tra l’acqua solidificata senza l’Orgonite e la stessa acqua congelata con l’Orgonite.
Pare che l’Orgone abbia conferito all’acqua una certa tendenza all’espansione e all’armonia in perfetto accordo con gli studi di Reich. Possiamo infatti osservare che i filamenti di ghiaccio dell'acqua non esposta ad orgonite sono perpendicolari e spezzati mentre quelli ottenuti con esposizione orgonica sono integri e protesi verso tutte le direzioni formando un disegno simile ad un riccio di mare. Il comportamento della prima acqua sembra corrispondere alla condizione che il medico e psichiatra austriaco W. Reich definì «essere corazzati», ossia quel processo d’irrigidimento fisico e psichico che porta, con il passare del tempo, verso le nevrosi.
Abbiamo notato, inoltre, che questa volta il ghiaccio «oronizzato» è risultato notevolmene piú limpido di quello non orogonizzato pur trattandosi sempre della stessa acqua. Tuttavia, al momento non sentiamo di poter esprimere un giudizio in merito non avendo potuto osservare il fenomeno con sufficiente frequenza.
Esperimento 2:
Replica del primo esperimento; acqua congelata senza Orgonite, poi scongelata e infine ricongelata con Orgonite
Commento all’Esperimento 2: Anche in questo secondo esperimento si nota una netta differenza tra l’acqua solidificata senza Orgonite e l’acqua congelta con l’influsso vibratorio dell’Orgonite.
Anche qui è evidenziato un impulso espansivo fornito dall’Orgone e impresso sul ghiaccio. Come si sarà notato il ghiaccio cristallizza sempre in modo diverso anche se l’Orgonite sembra donare un certo equilibrio, costanza e regolarità nelle forme.
Esperimento 3:
Acqua congelata senza Orgonite, poi scongelata e infine ricongelata con Orgonite. Per questo esperimento è stata utilizzata una quantità minore di liquido e un Orgonite senza cristallo di quarzo centrale.
Commento all’Esperimento 3: In questa terza prova abbiamo voluto utilizzare una quantità minore d’acqua bidistillata ma soprattutto un Orgonite senza cristallo di quarzo ialino. Sospettavamo, infatti, che il quarzo fosse il vero responsabile dell’effetto riscontrato sull’acqua. L’esperimento ha eliminato i nostri dubbi poiché (come si vede nelle foto) l’effetto di espansione conferito all’acqua dalla nostra Orgonite rimane sempre ben marcato.
Esperimento 4:
Acqua a cui è stata fornita «Energia Reiki», poi congelata senza Orgonite, scongelata e infine ricongelata con Orgonite. Per detto esperimento abbiamo approfittato della collaborazione di due praticanti di questa interessante disciplina terapeutica alternativa.
Commento all’Esperimento 4: Come si vede nelle foto i nostri due amici praticanti di Reiki utilizzano una tecnica analoga all’«imposizione delle mani» per canalizzare le energie terapeutiche conosciute con il temine «Reiki». Dalla solidificazione dell’acqua è evidenziata una struttura vorticosa che è una conseguenza dell’impronta energetica fornita dai nostri due operatori. L’acqua scongelata e ricongelata indica come l’Orgonite abbia aumentato l’effetto «vortice» impresso nell’acqua. In conformità a tale dato sperimentale riteniamo che l’Orgonite possa fungere da amplificatore nelle canalizzazioni di Ki nel Reiki come (presumibilmente) in altre discipline che prevedono l’utilizzo di energie sottili quali il Tai Chi, il Qi Gong, lo Yoga e le diverse forme di meditazione.
Conclusioni provvisorie
I risultati degli esperimenti che abbiamo voluto compiere sull’acqua e l’effetto che l’Orgonite ha su di essa destano una certa curiosità. Abbiamo verificato che il ghiaccio cristallizza sempre in modo differente. Ogni porzione d’acqua, infatti, si comporta come fosse un individuo con caratteristiche tutte sue.
Crediamo che queste differenze dipendano non solo dall’acqua stessa ma anche dalla qualità dell’orgone presente nell’aria. Sappiamo, infatti, che l’energia orgonica è un’entità dinamica cioè in continuo mutamento. L’acqua si mostra particolarmente sensibile a questa variabilità. Abbiamo altresì verificato che l’Orgonite influenza l’acqua amplificando l’energia orgonica che in essa è immagazzinata. Certamente queste sono delle conclusioni parziali; faremo altri esperimenti di questo genere nella speranza che ci forniscano nuove indicazioni sulla misteriosa energia orgonica e sulle interazioni tra essa e gli esseri viventi, e non mancheremo di riportarne i risultati su queste pagine. Dunque, Carissimi Amici, al prossimo esperimento.
Il Marchese di Carabà
email: m.dicaraba@libero.it
L'industrie et le savoir-faire valent mieux que des biens acquis
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